Nella giornata di ieri il titolo A2A ha toccato un nuovo minimo storico a 0,3852 euro, ma a fine seduta è riuscito a chiudere con un progresso del 5,84% a 0,4166 euro grazie anche al buon sentiment presente sui mercati finanziari
Nella giornata di ieri il titolo A2A ha toccato un nuovo minimo storico a 0,3852 euro, ma a fine seduta è riuscito a chiudere con un progresso del 5,84% a 0,4166 euro grazie anche al buon sentiment presente sui mercati finanziari e all’ottimo andamento della borsa di Milano che ha chiuso con un rialzo del 3,55%. Stamattina a Piazza Affari il titolo è presente nei primi cinque “worst performerâ€, anche se il calo è frazionale nell’ordine dello 0,4%. La utility lombarda sta soffrendo molto la crisi del settore in Italia, tanto che la contrazionee dei consumi di energia è evidente.
Tuttavia, la gestione caratteristica di A2A – che è basata su quattro business area (energia, ambiente, calore e reti) – ha mostrato un aumento del valore economico prodotto e distribuito agli azionisti pari al 6%, che equivale alla distribuzione di 1,31 miliardi di euro agli stakeholders. Il risultato è emerso dal bilancio di sostenibilità 2011, che è stato pubblicato pochi giorni fa ed è stato tra l’altro il quarto dalla sua nascita.
► A2A DISTRIBUIRA’ I DIVIDENDI SOLO SE IL BILANCIO SARA’ IN UTILE
Se si va a spulciare alcuni particolari, si può notare che il 32% del valore economico prodotto e distribuito agli azionisti, pari a 421 milioni di euro, è andato a finire tra benefit, stipendi e piani pensionistici dei dipendenti pubblici.
â–º A2A VERSO NUOVO CONSIGLIO DI GESTIONE
Il 23% del valore economico prodotto agli stakeholders, pari a 298 milioni di euro, è finito nelle casse degli azionisti sotto forma di dividendi, mentre altri 298 milioni sono stati assegnati alla Pubblica Amministrazione sotto forma di tasse. Infine, 17 milioni di euro sono andati alle comunità locali (passando per imposte, altre tasse locali e sponsorizzazioni).