Edf nella joint venture Eni-Gazprom, Putin vola a Parigi

A parlare è l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni che ipotizza che nei prossimi giorni Vladimir Putin volerà a Parigi per consolidare il progetto per il trasferimento del gas che dalla Russia dovrà raggiungere l’Europa attraverso un nuovo percorso che eviterà il passaggio critico nell’Ucraina.

In tale occasione Vladimir Putin porterà avanti le trattative per far entrare EDF (Électricité de France – prima società francese per la produzione di energia) all’interno della Joint Venture Eni-Gazprom per la costruzione e il relativo passaggio in Turchia di un nuovo gasdotto che dovrebbe garantire stabilità nell’erogazione del combustibile.

Paolo Scaroni ipotizza che in tale progetto entrino una trentina di banche ovvero lo stesso numero di banche per il passaggio dall’Ucraina.

Paolo Scaroni continua dicendo che nei prossimi giorni di deciderà anche sulle licenze per l’estrazione del petrolio nei pozzi di Zubair in Iraq in grado di garantire 150 mila barili di petrolio al giorno che, se il prezzo del barile si manterrà inalterato, dovrebbe garantire delle ottime entrate.

Il prezzo del barile dovrebbe rimanere tra i 75 e gli 80 dollari ipotizza lo sceicco Ahmad Abdallah al-Sabah ministro del petrolio del Kuwait che controlla il 10% dell’intero patrimonio petrolifero mondiale.

Lo stesso sceicco spiega che se il petrolio dovesse raggiungere i 100 dollari al barile è possibile una discussione all’interno dell’Opec. Ciò non toglie che la produzione rimarrà costante e non è previsto un aumento poichè tale produzione è già in grado di soddisfare la richiesta.