Ripresa economica più lenta per l’economia europea

Strauss-Kahn

Dal direttore del Fondo Monetario Internazionale non arrivano dichiarazioni rassicuranti per l’Europa, considerata un’economia poco flessibile rispetto alle altre principali economie mondiali e che quindi potrebbe riprendersi più lentamente rispetto ad altri Paesi.

Dominique Strauss-Kahn, in particolare, ha affermato che andando ad esaminare bene i fatti emerge con chiarezza che l’Europa è stata colpita meno duramente rispetto agli Stati Uniti, ha saputo reggere meglio la difficile situazione, ma questo non vuole dire che le cose vadano allo stesso modo anche nella fase di ripresa.

Indice Pmi servizi in crescita nell’Eurozona

imprese

Da un sondaggio elaborato da Markit è emerso che nel corso del mese di settembre le piccole e medie imprese dell’Eurozona che operano nel settore dei servizi hanno registrato un’espansione per la prima volta in 16 mesi, mentre la produzione manifatturiera è aumentata per il secondo mese consecutivo.

Il sondaggio condotto da Markit intervistando 2000 imprese, in particolare, ha mostrato che l’indice Pmi servizi è salito a 50,6, raggiungendo così il livello più alto da maggio 2008. L’aspetto più clamoroso, tuttavia, è che si tratta di un risultato superiore alle attese, che parlavano di un indice pari a 50,5, e che rispetto al 49,9 di agosto è riuscito a superare la barriera dei 50 punti che divide le fasi di contrazione e di espansione dell’economia.

Bce, inizia la ripresa economica

bce

La Banca Centrale Europea, nel suo consueto bollettino mensile, ha affermato che secondo le sue previsioni l’andamento dell’economia continuerà a risentire delle conseguenze della crisi economica, per questo motivo il Pil mondiale nel 2009 registrerà un calo dell’1,2% per poi aumentare del 2,7% nel 2010, già denominato l’anno della ripresa.

In ogni caso secondo la Bce nel terzo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo in Europa dovrebbe sabilizzarsi ulteriormente, a testimonianza del fatto che la recessione è ormai finita, ora quello che si attende è un periodo di graduale ripresa.

Bce, tassi di interesse invariati all’1%

trichet

La Banca Centrale Europea al termine del suo consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, una decisione che come ha spiegato il presidente Jean-Claude Trichet è stata presa all’unanimità.

Trichet, inoltre, ha affermato che il tasso di inflazione nella zona euro durante il mese di agosto è stato negativo a causa di un aumento dei prezzi delle materie prime nel corso dello scorso anno ma che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe essere tornare ad essere “moderatamente” positiva.

Eurozona, indici Pmi in crescita

impresa

Da un’indagine effettuata da Markit è emerso che nel mese di agosto l’indice delle piccole e medie imprese della zona euro è salito al 49,9 dal 45,7 di luglio, il livello massimo registrato da maggio 2008 ad oggi. L’indice composito della zona euro, invece, è salito sopra la soglia di 50, la linea di demarcazione tra crescita e contrazione.

L’indagine, quindi, ha evidenziato una crescita a 54,4, un risultato superiore rispetto alla stima flash che prevedeva invece una crescita pari a 50.

Zona euro, ad agosto cresce l’economia ma anche la disoccupazione

industria

Sulla base di un indagine sull’economia europea condotta da Makit è emerso che il settore delle piccole e medie imprese dopo mesi di continue flessioni ha registrato la prima crescita durante il mese di agosto, un dato che insieme ad altri lascia supporre che nel trimestre in corso si verificherà la prima ripresa dopo quella che è stata ribattezzata la peggiore recessione degli ultimi decenni.

Secondo quanto emerso dall’indagine di Makit, in particolare, l’indice composito della zona euro durante il mese di agosto ha superato le attese degli analisti salendo di oltre 3 punti a 50,0, il confine tra la crescita e la contrazione.

Antitrust Ue sanziona imprese per 2,27 miliardi di euro

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La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione annuale sulla politica per la concorrenza dalla quale emerge che nel corso del 2008 l’Antitrust dell’Unione europea ha sanzionato per violazione della concorrenza ben 34 imprese, per un totale di 2,27 miliardi di euro.

Tra queste sanzioni l’Unione ha specificato che rientra anche la più alta mai inflitta fino a questo momento per un solo cartello, quella relativa ai “vetri per auto” che ammonta a ben 1,38 miliardi di euro.

Eurozona, a giugno il surplus sale a 4,6 miliardi

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Eurostat ha diffuso i dati relativi alla bilancia commerciale dei 16 paesi che fanno parte dell’Eurozona dove il surplus commerciale, durante il mese di giugno, si è attestato a 4,6 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 2,1 miliardi di euro registrati durante il mese di maggio e in pareggio rispetto allo stesso periodo del 2008.

Nella Ue a 27, invece, il deficit commerciale è stato di 4,3 miliardi in netto miglioramento rispetto al deficit di 7,2 miliardi di euro registrato a maggio 2009. I dati appaiono confortanti soprattutto se paragonati a giugno 2008 quando il deficit ammontava a 19,3 miliardi di euro.

Bce, previsioni riviste al ribasso e ripresa economica nel 2010

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La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo bollettino mensile dal quale emergono delle previsioni perfettamente in linea con quanto affermato dal bollettino mensile pubblicato qualche ora fa dalla banca centrale americana.

Come la Federal Reserve, che ha sottolineato l’inizio di una lenta ripresa da parte dell’economia americana, anche la Bce ha espresso pareri rassicuranti sull’economia dell’Eurozona affermando che, nonostante il livello di incertezza resta elevato, ci sono numerosi segnali che mostrano come la recessione stia volgendo finalmente a termine.

Bce verso la conferma dei tassi d’interesse

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Quest’oggi si terrà la riunione della Banca Centrale Europea e le prime indiscrezioni parlano di tassi fermi all’1%, ed inoltre potremmo anche sentire Trichet, presidente della Bce, fare il punto sul programma di acquisto dei covered bond, che ha avuto inizio a maggio di quest’anno oltre magari a dare qualche anticipazione su come l’economia dell’Europa stia reagendo.

Quasi tutti gli analisti concordano sul fatto che il costo del denaro non si muoverà dall’1%, e questo sarebbe il terzo mese consecutivo in cui questo accade, che costringerebbe il prezzo del denaro a restare al minimo storico per un altro anno, perlomeno finchè non si inizierà veramente ad uscire dalla crisi.

Bce prevede una crescita del Pil nel 2010

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La Banca Centrale Europea, attraverso il suo bollettino mensile, ha spiegato che l’Europa tornerà a registrare tassi di crescita nel Prodotto interno lordo nel corso del 2010, mentre il 2009 sarà ancora caratterizzato da debolezza piuttosto diffusa, ma comunque meno grave rispetto a quella che ha caratterizzato il primo trimestre dell’anno.

Questa previsione, ha spiegato la Bce, è stata formulata in considerazione degli effetti negativi ritardati che si verificheranno nei prossimi mesi, tra cui l’ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro.

Pil in calo nell’Eurozona

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I dati diffusi dall’Eurostat e relativi al Pil della zona euro non hanno sorpreso affatto, visto che risultano essere perfettamente in linea con le previsioni. I dati, infatti, hanno attestato un calo del 2,5% rispetto al trimestre precedente e del 4,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Nella stima precedente, invece, il pil relativo al primo trimestre era risultato in calo del 4,8% su base annua.

In Italia il calo è stato del 2,6% su base trimestrale e del 6% su base annua. Per quanto riguarda tutta l’Unione Europea, invece, il calo è stato del 2,4% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto all’anno precedente.

Pmi del settore manifatturiero registrano perdite meno drastiche

settore manifatturiero

Ancora brutte notizie per quanto riguarda le piccole e medie imprese del settore manifatturiero che nel mese di Giugno hanno registrato l’ennesima contrazione, anche se questa volta si è trattato di un livello di perdite meno drastico ripetto a quello registrato nei mesi scorsi.

Una circostanza questa che viene vista da molti come un ulteriore conferma di una lenta e progressiva ripresa dell’economia e, soprattutto come conferma che la crisi economica sta finalmente allentanto la presa.

Bce mantiene i tassi invariati ma rivede le stime

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A seguito della riunione tenutasi ieri la Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse confermandoli all’1%, un livello percentuale che, sebbene rapresenti il minimo storico, è stato definito dal presidente Trichet come “appropriato” e non “il minimo possibile“, come al contrario sostengono in molti.

Le principale novità della riunione, quindi, non riguarda i tassi di interesse ma la revisione delle stime. La Banca Centrale Europea, infatti, dopo l’incontro ha reso noto che le previsioni si sono ulteriormente aggravate e che per il 2009 la recessione sarà ancora più brusca rispetto a quanto ci si aspettava fino a qualche mese fà.