
Dividendo Piquadro esercizio 2012-2013

La giornata di ieri a Piazza Affari è stata caratterizzata dallo stacco di 12,2 miliardi di euro di dividendi, che chiaramente ha influito sull’andamento generale del listino azionario milanese. Tuttavia, al netto dello stacco delle cedole, la borsa di Milano avrebbe fatto molto bene e alla fine l’indice FTSE MIB ha chiuso con un fisiologico calo dello 0,56% a 17.507 punti, confermandosi poco distante dai livelli più alti degli ultimi tre mesi e mezzo posti a 17.645 punti. Da inizio anno l’indice guadagna il 7,5%.
Nel corso dell’assemblea dei soci di Eni, il numero uno del colosso energetico Paolo Scaroni ha abbracciato diversi temi, ma non si è sbottonato molto sulle soluzioni richieste da alcuni azionisti (in particolare il fondo Knight Vinke) per risolvere il problema “reputazionale†di Saipem dopo lo scandalo delle presunte tangenti in Algeria. L’amministratore delegato del Cane a Sei Zampe ha però sottolineato che Eni non comprerà il 57,1% di Saipem, per giungere al controllo totale del gruppo petrolifero. Intanto, in borsa il titolo Eni è sui massimi da oltre 4 mesi sopra quota 18,5 euro.
Partenza negativa questa mattina per il titolo Finmeccanica, che a Piazza Affari evidenzia una perdita dell’1,8% a 3,818 euro. Il titolo ha finora toccato un minimo intraday a 3,808 euro. Il gruppo aerospaziale di Via Monte Grappa resta in attesa di conoscere l’entità dei tagli al settore della Difesa da parte del prossimo governo, anche se si stima tagli per 5 miliardi di euro all’anno, come annunciato negli ultimi giorni da Gianfranco Polillo, sottosegretario all’Economia. Intanto, Mediobanca ha dichiarato che il gruppo non distribuirà dividendi.