Mercati finanziari: settembre da bollino rosso

Dow Trading Below 15,000 After Several Days Of LossesSarà un settembre da bollino rosso per gli investitori. Gli appuntamenti attesi dai mercati finanziari sono principalmente due:  il Fomc della Fed e le elezioni in Germania. Il meeting del comitato di politica monetaria  (Fomc) della Federal Reserve si terrà il prossimo 17-18 settembre e la sua rilevanza è cresciuta all’indomani della diffusione  dei verbali  della riunione del 30-31 luglio scorso, da cui sono emersi segnali di incertezza. I membri del comitato direttivo della Banca centrale americana si sono infatti mostrati divisi sul cosiddetto “tapering”, l’allentamento del programma di acquista di titoli di stato  (o di altre obbligazioni) sul mercato.

9,5 milioni di poveri in Italia nel 2012 secondo l’Istat

istatAncora brutte notizie per l’economia italiana. Dopo la diffusione del dato relativi ai conti pubblici, che ha evidenziato per il debito pubblico italiano nuovo record a 2.074,7 miliardi a maggio 2013, stamattina è stata la volta delle rilevazioni dell’Istat sulla povertà in Italia. Il disagio di milioni di famiglie cresce di giorno in giorno, come certificato dall’istituto nazionale di statistica. Nel 2012 il numero di persone in povertà relativa è risultato pari a 9,5 milioni, ovvero il 15,8% della popolazione.

Moody’s rischio contagio economico in Europa

L’agenzia di rating Moody’s ha lanciato un allarme sull’Europa, affermando che nel 2013 le società continentali potrebbero soffrire ancora molto in virtù di un rischio contagio economico dalla perfieria europea ai paesi più virtuosi del Nord. Per il prossimo anno gli specialisti dell’agenzia vedono forti rischi per le imprese non finanziarie europee fino a tutta l’area EMEA, quindi fino all’Africa e al Medio Oriente. Nel report pubblicato questa mattina, Moody’s avverte che potrebbero avvenire nuovi tagli dei rating a causa del proseguimento della crisi dei debiti sovrani europei e della crescita negativa del pil.

Prezzi al consumo Istat agosto 2012 in aumento

E’ ancora sopra il 3% in Italia l’inflazione. Questo stando ai dati provvisori di agosto del 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che, in particolare, ha rilevato come i prezzi al consumo nel mese che termina oggi siano aumentati su base annua del 3,2% rispetto al 3,1% del mese di luglio del 2012.

A agosto 2012, rispetto al mese precedente, la variazione congiunturale è stata invece pari a +0,4%. In base ai dati provvisori di agosto del 2012, l’inflazione acquisita per l’intero 2012, ha riferito l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) con un comunicato ufficiale, si attesta al 3% tondo tondo.

Rischio inflazione 2012 al ritorno dalle ferie

Al ritorno dalle ferie in Italia si rischia una nuova ondata inflazionistica. Questo almeno stando alle previsioni del Codacons che al riguardo ha lanciato l’allarme prezzi e tariffe per il mese di settembre del 2012.

Nel dettaglio, l’Associazione dei consumatori e degli utenti prevede alla riapertura delle attività dei rincari generalizzati praticamente in tutti i settori dell’economia dell’ordine del 5-7% su base annua a partire dai generi alimentari con ripercussioni negative per le famiglie pari in media a ben 550 euro su base annua.

Il rischio Italia pesa sui corporate bond

La decisione di Moody’s di effettuare il downgrade sull’Italia al livello “Baa2”, ovvero a due notch dal giudizio “spazzatura”, ha avuto importanti conseguenze sull’andamento dei titoli di stato e dei corporate bond. Lo spread Btp-Bund si è mosso al rialzo fino a sfiorare ieri quota 500. Il rendimento del dcennale italiano resta così saldamente sopra il 6%. La bocciatura di Moody’s ha avuto pesanti ripercussioni soprattutto sui bond societari italiani, che da venerdì hanno sperimentato un ampliamento dello spread con il tasso mid-swap.

Una mail “incastra” S&P per i rating sull’Italia

Secondo quanto emerge dalle e-mail interne all’agenzia di rating Standard & Poor’s, c’erano forti contrasti tra gli analisti finanziari per il modo in cui veniva rilascio il report che sanciva la bocciatura dell’Italia. Tutto risale al 13 gennaio scorso, poche ore dopo la diffusione del report contenente il declassamento del rating dell’Italia al livello BBB+ da A, quando veniva giudicato negativamente anche il settore bancario domestico. In una e-mail scritta (in inglese) da Renato Panichi, responsabile per le banche di S&P, emerge un forte contrasto interno tra gli analisti dell’agenzia.

Citigroup boccia l’Italia

La banca americana Citigroup continua a bersagliare l’Italia con giudizi poco generosi, aumentando notevolmente la pressione sul Belpaese a pochi minuti dalla diffusione dei dati dell’asta dei BTP a 5 e 10 anni con emissione per un controvalore massimo di 5,5 miliardi di euro. Secondo la banca d’affari statunitense, il pil italiano registrerà una contrazione del 2,6% nel corso dell’anno mentre nel 2013 il pil dovrebbe mostrare un calo del 2%. Insomma, secondo Citigroup, l’Italia resterà in una fase di recessione almeno per altri 18 mesi. Citigroup è da tempo pessimista sull’Italia e ha già rimarcato il suo punto di vista in molte altre occasioni.

Italia in recessione nel primo trimestre 2012

L’Italia continua a mostrare risultati molto preoccupanti dal lato della crescita economica. Nel primo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è risultato in deciso calo. Infatti, secondo i dati rilasciati dall’Istat, il pil è calato dello 0,8% rispetto al precedente trimestre. A livello tendenziale, il calo del pil è pari all’1,4% se confrontato con il dato del primo trimestre del 2011. Nella lettura preliminare dello scorso 15 maggio, il calo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno era stato quantitificato nell’1,3%.

Spread Btp-Bund a 600 a fine 2012 secondo Citigroup

La banca d’affari americana Citigroup resta ancora poco fiduciosa sulla crisi dell’euro, nonostante nel week-end sia stato raggiunto un accordo per ricapitalizzare le banche spagnole con un’iniezione di liquidità provenienti dai fondi salva-stati che potrebbe raggiungere i 100 miliardi di euro. La banca americana non è positiva né sulla Spagna né sull’Italia già da inizio anno, quando aveva avanzato anche il rischio di un default per i due paesi a causa del forte debito pubblico. Citigroup è convinta anche che la Grecia lascerà l’euro entro gennaio 2013.

Risultati asta CTZ e BTP€i 28 maggio 2012

La Banca d’Italia ha comunicato da poco i risultati dell’asta dei Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione nella zona euro (BTP€i). L’asta si è svota in un clima di forte incertezza, visto che da un lato si sta assistendo a un timido rimbalzo delle borse europee e dall’altro c’è la difficile situazione bancaria in Spagna, che secondo El Mundo potrebbe gettare la spugna. Stamattina lo spread Bonos-Bund è volato sopra 500 e ora quota a 508 punti base, che equivale ad un rendimento lordo per il decennale spagnolo del 6,46%.

Crisi settore Utility in Italia

Il settore delle utilities è tra i più penalizzati a causa della crisi in Italia e in Spagna. Non a caso mercoledì sera è arrivato il downgrade di Moody’s su Enel, che si è vista abbassare il rating senior unsecured a Baa1 da A3 con outlook negativo. Il taglio ha riguardato anche la controllata spagnola Endesa. Il downgrade riflette i timori per un inasprimento della recessione in Italia e Spagna, ma anche il problematico contesto regolamentare di business nei due paesi.

Rating banche e regioni spagnole tagliato da Moody’s

La crisi della Spagna sta spaventando sempre più i mercati. Oltre al caos politico e finanziario in Grecia, sta tenendo banco anche la preoccupante situazione relativa all’eccesivo debito delle regioni spagnole e la crisi del settore bancario. Due giorni fa la tensione sui mercati aveva portato lo spread tra il decennale spagnolo e quello tedesco fin sopra 500 punti base, ai massimi dall’introduzione dell’euro. Ieri sono circolate insistentemente voci di una corsa agli sportelli di Bankia, la quarta banca del paese appena nazionalizzata dal governo.

Risultati asta BTP 14 maggio 2012

L’asta odierna dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) è avvenuta in un contesto di forte avversione verso il rischio, che da stamattina si sta abbattendo sia sui listini azionari che sui titoli di stato dell’area euro a causa della grave crisi politica in Grecia – che rischia seriamente di uscire dall’unione monetaria – e a seguito della pesante sconfitta del partito della Merkel alle elezioni regionali nel land del Nord Reno-Vestfalia. Il rendimento dei BTP è salito su tutte le scadenze, mentre lo spread Btp-Bund è a 430 punti base.