SiPay è il nuovo servizio lanciato da CartaSi a cui può avere accesso chiunque, non è necessario essere titolari di CartaSi, unico requisito è quello di..
Sarà per questo che è nato il primo concorrente di PayPal, ovvero un servizio simile destinato a diventare una valida alternativa nelle transazioni online. Stiamo parlando di SiPay, il nuovo servizio lanciato da CartaSi ma a cui può avere accesso chiunque, non è necessario essere titolari di CartaSi, unico requisito è quello di essere titolari di una carta di credito dei circuiti Visa o MasterCard o di un conto corrente a cui poter appoggiare il conto virtuale.
Per poter usufruire di SiPay bisogna solo registrarsi sul sito www.sipay.it e creare un proprio account. Proprio come accade per PayPal anche il conto SiPay può essere caricato sia utilizzando la propria carta di credito o il proprio conto corrente bancario. Per effettuare un pagamento è sufficiente conoscere l’indirizzo di posta elettronica del beneficiario. Se questo è titolare di un conto SiPay riceverà subito l’accredito della somma altrimenti sarà invitato a registrarsi e ad aprire un conto SiPay.
Per quanto riguarda i limiti tutto dipende dallo stato del cliente, in caso di utente non verificato è possibile effettuare transazioni per un massimo di 200 euro, in caso contrario si può arrivare fino ad un massimo di 2.500 euro l’anno. Per quanto riguarda le commissioni a carico del beneficiario, in questa prima fase promozionale si parla dell’1% del totale percepito.
SiPay nasce dall’esigenza di garantire agli utenti privati una maggiore sicurezza nelle operazioni online, evitando di dover presentare i propri numeri di carta di credito o le proprie credenziali bancarie.
Mauro Melis, amministratore delegato di CartaSi, ha affermato: “Si tratta di un percorso evolutivo che nasce dalla volontà di fare della monetica un vero e proprio motore di innovazione e di fidelizzazione. Al di là degli spazi di mercato, che vedono l’Italia più riluttante nell’adozione dei sistemi di pagamento elettronici, è una chance per creare una community alla quale poter offrire una serie di servizi“.