L’economia italiana deve investire nell’agricoltura

campo di grano

Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura, afferma che “la situazione attuale del nostro paese, che ha una crescita ben al di sotto delle aspettative, è la conseguenza di anni in cui non si è deciso affatto a favore delle imprese. Ora, bisogna farlo per davvero.”.

Secondo gli studi, l’Italia è il paese con il tasso di crescita più basso tra le economia avanzate. Tanto che nel 2007 la crescita è stata di solo 1.5%, mentre la media di altri paesi in area Euro è stata di oltre 2.5%.

Stati Uniti: l’economia è meno rosea di come sembra

economia americana in crisi

L’economia USA è in calo, in maniera più grande di quel che potrebbe sembrare da una prima occhiata.

Sul mercato del lavoro, c’è stata la perdita di 84.000 posti di lavoro, facendo registrare il massimo tasso di disoccupazione dal settembre 2003.

Fino ad oggi, questi dati sono ancora superficiali. Si tratta di vedere se è veramente così o se si tratta solo della punta di un iceberg molto più grande.

Gli Usa crescono, l’europa un pò meno

Crescita del mercato americano

Stanno finendo in queste settimane le conseguenze negative che si erano abbattute sugli Stati Uniti e che ne avevano rallentato, in modo significativo, l’espansione economica ed industriale.

I prezzi degli immobili scendono meno velocemente e le vendite si stabilizzano. Per quanto riguarda l’Europa, invece, i risultati positivi tarderanno ad arrivare, soprattutto in Spagna, Irlanda, Regno Unito e Olanda. Per questo motivo l’Europa tarderà a crescere.

Per quanto riguarda le materie prime, invece, il livello dei prezzi resta alto, e ci vorranno almeno alcuni trimestri affinchè i nuovi prezzi siano correttamente assorbiti dall’economia e dalla finanza.

Invariati i tassi della Bce

bce_logo

Restano ancora invariati i tassi di interesse definiti dalla Banca Centrale Europea, fermi al 4.25% .

Al contrario, si prevede un ribasso dei tassi per l’anno 2009, passando ad un previsto 1,2% , contro il precedente 1,5% .

Questa mancata crescita ha anche fatto segnare un’aumento dell’inflazione, dal previsto 3,4% all’effettivo 3,5% .

Euro torna sopra gli 1,44 dollari

Dollaro americanoPer la prima volta dopo il mese di gennaio, la moneta unica europea torna sopra la quota di 1,44 dollari.

Durante questi mesi l’euro aveva toccato un periodo di minimo a quota 1,4386 dollari.

L’euro sta subendo gli effetti dell’attuale indebolimento dell’intera economia europea, che per la prima volta nel 1995 è in calo nel secondo trimestre dell’anno.

A livello generale è da segnalare anche un aumento generale del valore del biglietto verde che, infatti, ha guadagnato anche nei confronti della sterlina inglese, attualmente a quota 1,7669 .

Conti correnti on line

conto correnteUna delle maggiori voci di spesa dei conti correnti tradizionali è quella legata all’operazione di bonifici, alla domiciliazione delle bollette, all’invio degli estratti conti cartacei, nonchè a spese annuali di gestione conto, ai quali si aggiunge l’immancabile imposta di bollo statale.

Da qualche anno è possibile abbattere i costi dei conti correnti, semplicemente utilizzando quelli via internet, che permettono di ridurre i costi anche del 40%.

Effetti dell’uragano Gustav

uragano katrina

Il greggio continua a scendere, a causa dello scatenarsi dell’uragano Gustav sulle coste degli Stati Uniti.

Nella seduta di ieri ha perso oltre 4 dollari al barile, a causa del timore che l’uragano possa causare ingenti danni agli impianti petroliferi. Attualmente, Gustav ha portato già alla chiusura di ben nove impianti petroliferi.

Oltre al petrolio, sono in forte discesa anche i futures sul gas, che perdono quasi il 7%.

Forex, come sfruttare le notizie

euro dollaroE’ noto che il Forex è il mercato più liquido del mondo, e che al suo interno vengono trattate valute e indici.

Quello che bisogna sapere è come poter sfruttare, a proprio vantaggio, le notizie economiche che vengono rese pubbliche, sulla stregua dei maggiori traders.

Per prima cosa occorre focalizzarsi solo su determinate valute, magari quelle più importanti: dollaro americano, EURO, sterlina inglese, yen giapponese, franco svizzero, dollaro canadese, dollaro australiano e dollaro neozelandese.

Giappone, esportazioni in crescita

mercato giapponese

Le esportazioni del Giappone hanno subito una decisa ripresa durante il mese di luglio: nei trentuno giorni del settimo mese del 2008, infatti, l’export nipponico ha avuto un incremento nella misura dell’8,1%, grazie al forte contributo fornito dalle imprese cinesi, le cui richieste hanno superato quelle degli Stati Uniti portando il colosso asiatico a diventare il principale paese nel piatto in uscita della bilancia commerciale del Sol Levante.

HSBC: Mitsubishi obiettivi mancati!

Mitsubishi

Secondo quanto riporta Bloomberg, che cita uno studio condotto dalla HSBC Holdings, la più grande banca giapponese, la Mitsubishi UFJ Financial Group, quest’anno potrebbe fallire nettamente l’obiettivo di raggiungere il proprio target di utili.

Stando all’analisi riportata dal media internazionale, Mitsubishi UFJ conseguirebbe il 43% in meno dei profitti netti rispetto a quanto preventivato a inizio esercizio finanziario.

Per la HSBC i minori affari ottenuti dalla Mitsubishi UFJ nel recente periodo peseranno talmente tanto da spingere gli utili dell’anno fiscale a “soli” 365 miliardi di yen (circa 3,3 miliardi di dollari), contro la stima di 640 miliardi di yen rilasciata dalla banca a marzo dell’anno in corso.

Georgia: taglio dei tassi

Conflitto russo

La Banca Centrale della Georgia ha tagliato i tassi di interesse di riferimento nella misura dell’1%, portando pertanto l’attuale livello all’11%; per giustificare la radicale riduzione del benchmark, l’istituzione finanziaria ha dato esplicitamente la colpa all’attuale situazione di crisi che il Paese sta vivendo con la vicina Russia, e all’incertezza che regna sul prossimo futuro delle relazioni tra le due parti.

In un comunicato diffuso ieri alla stampa la Banca Nazionale ha infatti fatto riferimento alla “situazione di guerra” che la Georgia sta fronteggiando in queste settimane, e al desiderio di evitare un possibile declino delle attività economiche, agendo pertanto sulle leve di politica monetaria.

L’economia cinese non teme la crisi

Dragone cinese

La Cina non teme la crisi. Lo ha detto (e ribadito) nelle scorse ore la Banca Centrale del gigante asiatico, che ha aggiunto come, nonostante la debolezza che contraddistingue la domanda estera, l’economia cinese non abbia da temere ripercussioni eccessivamente negative dalla congiuntura internazionale.

Stando all’istituzione finanziaria, la crescita cinese sarà certamente a doppia cifra anche durante il 2008, e non è escluso che nel secondo semestre dello stesso anno in corso il Paese possa fare addirittura meglio del 10,4% di incremento conseguito durante i primi sei mesi.

Al di là delle certezze e dell’ottimismo cinese, rimane comunque da sciogliere un nodo importante, relativo ai rischi di recessione nell’Eurozona e negli Stati Uniti, partner indispensabili per sostenere l’imponente crescita economica del Dragone.

Come quotarsi in borsa

Arriva un momento, per le più grandi società di successo, nel quale devono decidere se affrontare il passo della quotazione in borsa.
Questo potrebbe accadere se ci sono dei grossi investimenti da fare, e allora la quotazione permetterebbe di ottenere denaro, oppure in caso di ricambio generazionale all’interno della società.

La fase della quotazione in borsa è una scelta che a volte si rivela essenziale per una società, anche per l’importanza che andrà ad assumere.

Il processo di quotazione cambia se si vuole far quotare delle azioni o delle obbligazioni
. In questo post affronteremo le opzioni che ha un’azienda per quotare le proprie azioni, nel prossimo, invece, affronteremo il processo di quotazione delle obbligazioni.

General Motors: investimenti

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General Motors, principale produttore di automobili del mondo, ha dichiarato che investirà circa 445 milioni di dollari per la costruzione di una fabbrica di motori diesel in Thailandia, rafforzando contestualmente le proprie unità dedite all’assemblaggio.

L’operazione, sostiene la compagnia, si è resa necessaria al fine di supportare la crescente domanda asiatica.

Nella regione Sud-Asiatica, infatti, le vendite stanno crescendo ad un ritmo vicino al 10% annuo: un trend di sviluppo che contrasta nettamente con quello che è l’attuale andamento della domanda domestica, con il mercato statunitense che rimane da mesi in una situazione di evidente difficoltà.