Candlestick: analisi in dettaglio

doji

Iniziamo a studiare più in dettaglio le candlestick (appartenente alle rappresentazioni viste qui).
Una singola candela prende il nome di Candle-Line

Il rettangolo dato dal range del prezzo di apertura e del prezzo di chiusura, sia esso di valore positivo (bianco) o negativo (nero), è chiamato Real-Body. Le due linee sottili superiore ed inferiore vengono definite Shadows.

Più in particolare la linea che va dal prezzo di chiusura al prezzo massimo è detta Upper Shadow mentre la linea che va dal prezzo di apertura al prezzo minimo è detta Lower Shadow.

L’offerta pubblica iniziale

Piazza Affari

L’offerta pubblica iniziale è l’offerta fatta al pubblico da parte di una società che intende quotarsi in borsa per la prima volta.

L’acronimo borsistico per questa operazione è IPO, derivante dall’inglese Initial Public Offering.

E’ possibile proporre un’IPO in due modi distinti:

Prezzo dei titoli: rappresentazioni

candlestick

Ho usato il plurale di proposito. Questo perché il prezzo di un titolo non è formato da un unico valore numerico. Al contrario è formato da ben 4 valori: prezzo di apertura (open), prezzo minimo (min), prezzo massimo (max) e prezzo di chiusura (close).

Quale tipologia di grafico ci può fornire queste quattro informazioni contemporaneamente?
I due grafici di maggiore utilizzo sono il grafico a barre (barchart) e il grafico a candele (candlestick).
La valenza temporale delle 4 tipolgie di prezzo cambia al variare del range di tempo preso in esame (minuti, orario, giornaliero, settimanale, annuale).

Charles Dow e l’analisi tecnica

Charles DowCharles Dow (1851-1902) è l’ideatore dell’omonimo indice DJIA (Dow Jones Industrial Average) nonché fondatore del Wall Street Journal.

E’ inoltre la persona che ha definito il concetto di Analisi tecnica.

Il compito dell’analisi tecnica è quello di studiare ed analizzare l’andamento dei mercati finanziari grazie all’ausilio di grafici e di metodi (indicatori e funzioni) matematici applicati ai dati storici di borsa.

Lo swap

Interest Rate Swap

Lo swap fa pate della famiglia degli strumenti derivati e consiste, sostanzialmente, in uno scambio di flussi di cassa tra le due parti.

Ci sono due diverse tipologie di SWAP:

lo SWAP sugli interessi, detto IRS, acronimo di Interest Rate Swap;
lo SWAP sulle valute, detto CS, acronimo di Currency Swap.

Il profit lock in

profit lock in

A livello finanziario si parla di Profit Lock-In quando si applica un meccanismo grazie al quale un’investitore protegge da possibili ribassi i propri investimenti, attraverso la messa in opera di una serie di opzioni che sono legati a particolari prodotti o a particolari indici.

Queste opzioni sono chiamate anche “Ladder Option”.

Quotare le obbligazioni

quotare le obbligazioni

La quotazione delle obbligazioni affronta delle fasi diverse e due possibilità di quotazione sul mercato MOT (Mercato Telematico dei Titoli di Stato e delle Obbligazioni):

1. ammissione per strumenti emessi sulla base di un preciso programma;
2. ammissione per strumenti emessi “stand alone”.

Il primo tipo di ammissione, prevede due fasi. Nella prima fase la Borsa Italiana, verificata l’esistenza dei requisiti per l’ammissione, rilascia entro 60 giorni dalla richiesta, un giudizio circa l’ammissibilità alla quotazione delle obbligazioni.

La seconda fase, invece, vede l’emittente inviare domanda alla Borsa Italiana per l’ammissione. Alla domanda deve essere allegata una descrizione completa delle obbligazioni.

Organi borsistici: il monte titoli

il monte titoli

Il Monte Titoli è un’impresa che gestisce gli strumenti finanziari e che crea valore per gli azionisti, i dipendenti e i clienti, in maniera competitiva ed efficacie.

La Monte Titoli S.p.A. è stata istituita nel 1978 ed è diventata, nel 1986, la sede centrale per depositare tutti gli strumenti finanziari italiani. Soltanto dal 2000 è l’ente depositario anche per i titoli di Stato.

Sempre dal 2000, per la precisione dal mese di ottobre, ha ricevuto l’autorizzazione della Banca d’Italia e della CONSOB per gestire i servizi di liquidazione sugli strumenti finanziari non derivati.

Gli strumenti derivati ~ 2°parte

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Quando un’impresa decide di ricorrere all’emissione di strumenti derivati, potrebbe porre in essere addirittura un’operazione a costo zero, qualora chi sottoscrive tali strumenti non esercita su di essi alcun diritto.

In realtà, l’operazione ha comunque un costo, seppur a volte potrebbe apparire nascosto e non facilmente intuibile.

Proprio per questo motivo occorre stare molto attenti, infatti non sono pochi i casi di disastri finanziari derivanti da emissioni improprie. Tipici sono gli esempi di Enron, Orange County e LTCM.

Gli strumenti derivati ~ 1°parte

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Nel campo finanziario uno strumento derivato è un titolo il cui valore si basa su quello di altri beni, come ad esempio azioni, indici, valute o tassi.

In tempi più recenti, sfruttando la globalizzazione dei mercati e il sempre maggiore uso dei computer per poter effettuare operazioni finanziarie, la diffusione degli strumenti derivati è sempre maggiore.

E’ possibile utilizzare gli strumenti derivati per le più svariate operazioni finanziarie, dalla copertura alla speculazione.

Come quotarsi in borsa

Arriva un momento, per le più grandi società di successo, nel quale devono decidere se affrontare il passo della quotazione in borsa.
Questo potrebbe accadere se ci sono dei grossi investimenti da fare, e allora la quotazione permetterebbe di ottenere denaro, oppure in caso di ricambio generazionale all’interno della società.

La fase della quotazione in borsa è una scelta che a volte si rivela essenziale per una società, anche per l’importanza che andrà ad assumere.

Il processo di quotazione cambia se si vuole far quotare delle azioni o delle obbligazioni
. In questo post affronteremo le opzioni che ha un’azienda per quotare le proprie azioni, nel prossimo, invece, affronteremo il processo di quotazione delle obbligazioni.

Quotazione in borsa: nozioni

Il processo di quotazione di una società nel mercato borsistico italiano è una fase molto delicata, che deve essere seguita da consulenti specializzati che godano di massima fiducia da parte della società.

Il loro obiettivo primario è quello di massimizzare la quantità e la qualità di domanda per i titoli che verranno offerti.

Tra questi soggetti, ne inquadriamo alcuni molto importanti.

Il ruolo del Global Coordinator è tenuto spesso da banche di investimento
, sia italiane che estere, che siano autorizzate a svolgere operazioni di collocamento nel rispetto del Testo Unico della Finanza.

ETF, cosa sono?

Gli ETF, acronimo di exchange-traded fund, sono fondi comuni d’investimento o dei Sicav (Società di Investimento a Capitale Variabile avente ad unico oggetto la raccolta dei fondi presso il pubblico) che sono negoziati in borsa alla pari di un’azione ma hanno come caratteristica quella di avere una gestione passiva.

Questo significa che, quando un componente del benchmark (il parametro oggettivo di cui è composto) cambia, anche la corrispettiva attività finanziaria all’interno del fondo stesso viene modificata.

La CONSOB e gli organi borsistici

Consob

CONSOB è l’acronimo di Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, un ente istituito nel 1974, con la legge numero 216, ed è l’organo di controllo del corretto funzionamento della borsa italiana.

A livello giuridico, è un’autorità amministrativa indipendente con personalità giuridica.

Tra le funzioni che la Consob deve svolgere, ci sono:

* regolamentazione dei servizi di investimento, con obbligo di informare il pubblico sulle offerte di prodotti finanziari;