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Giorni in chiaroscuro per Nissan

Sono giornate particolari, queste, per Nissan. Da una parte il titolo inizia a respirare delle sessioni piÃ¹ tranquille, grazie anche a una serie di valutazioni che ne hanno influenzato positivamente le performance. Dall’altra parte, la compagnia deve scontrarsi con la dura realtÃ internazionale, che prevede un forte ribasso nella domanda del settore automotive, ed ha dovuto perciÃ² tagliare la produzione in diversi impianti.

In Borsa, tuttavia, la compagnia giapponese ha trovato il modo di sorridere grazie ad UBS. L’istituto ha deciso di innalzare il rating sui titoli societari del produttore auto nipponico, elevando da “neutral” a “buy” il proprio giudizio.

Daimler, le vendite cinesi trainano i ricavi

Daimler, uno dei produttori di macchine di lusso piÃ¹ importanti al mondo, ha annunciato che le vendite dei propri autoveicoli in Cina sono cresciute del 54% su base annua, sulla scia del buon successo ottenuto dalla Classe-S.

In valore assoluto, Dailmer ha venduto ben 32.375 veicoli nel Paese asiatico fino a settembre, facendo della Cina uno dei mercati piÃ¹ importanti nel proprio portafoglio.

In termini generali, invece, le vendite di autovetture in Cina sono aumentate, nello stesso periodo, nella misura dell’11%:

Renault, 4.000 posti da tagliare

Renault, una delle case automobilistiche piÃ¹ importanti d’Europa, ha annunciato l’intenzione di ridurre la propria forza lavoro di circa 4.000 unitÃ , che la societÃ cercherÃ di convincere al prepensionamento o alle dimissioni, al fine di incentivare lo sviluppo del proprio programma di riduzione dei costi.

Per favorire la fuoriuscita dei lavoratori in esubero Renault ha previsto una serie di incentivi che rimarranno a disposizione dei dipendenti fino al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione o, comunque, fino al 30 aprile 2009.

Volkswagen rinuncia agli obiettivi stimati

Volkswagen ha alzato bandiera bianca. La compagnia automobilistica ha annunciato, attraverso le parole dell’amministratore delegato della sua divisione statunitense, che non riuscirÃ a raggiungere l’obiettivo precedente stimato, pari a 100.000 unitÃ vendute nel solo mercato nord-americano.

La crisi finanziaria, che sta colpendo tutti i settori oramai in maniera indistinta, ha infatti minato alla base ogni possibilitÃ di conseguire il target previsto.

Fiat e GM riducono produzione brasiliana

La General Motor e la Fiat hanno annunciato la prossima riduzione della produzione nelle proprie unitÃ brasiliane.

Durante i mesi di ottobre e di novembre, pertanto, l’output degli impianti automobilistici della nazione subirÃ una contrazione, confermata dal fatto che le due compagnie avrebbero chiesto ad alcuni dipendenti – come riporta Bloomberg – di anticipare le ferie.

Auto, anche Mazda costretta al declino

La crisi del mercato automobilistico giapponese ha colpito anche Mazda. La societÃ , per un terzo posseduta dalla Ford Motor, ha subito un forte calo nel valore dei propri titoli azionari a causa della pubblicazione dei nuovi risultati sulle vendite, decisamente in declino su quasi tutti i principali mercati internazionali.

I titoli societari hanno di conseguenza lasciato sul terreno della Borsa il 12%, per un calo che Ã¨ rappresentativo del peggior passo indietro da quel purtroppo noto settembre 2001.

Credit Suisse non ha fiducia in Renault

Il settore auto europeo Ã¨ in crisi, non vi Ã¨ dubbio. Tuttavia gli analisti sono lontani dal far un fascio omogeneo dei diversi attori del mercato.

E cosÃ¬ Credit Suisse, in una delle sue ultime valutazioni, ha deciso di premiare il produttore tedesco BMW (sollevando i suoi titoli da “underperform” a “outperform”) ed ha invece punito i francesi di Renault, per i quali il cambio di rating Ã¨ stato inverso (da “outperform” a “underperform”).

Giappone, ancora in forte calo il mercato auto

Il mercato auto giapponese continua il suo periodo di forte sofferenza: Toyota e Honda, due tra le principali case produttrici della nazione, hanno infatti annunciato un’ulteriore riduzione della propria produzione, al fine di poter incontrare senza eccessivi surplus la domanda statunitense, in forte diminuzione.

FIAT punta agli USA

Quello che stiamo attraversando Ã¨ un momento non semplice per il settore automobilistico europeo. Nelle sedute di ieri, causa l’aumento del prezzo del petrolio, le quotazioni ne hanno un po’ risentito.

Nonostante questo, la FIAT non si lascia scoraggiare e l’AD Sergio Marchionne ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni.

Crisi del mercato dell’auto: la situazione Italiana

Il mercato delle immatricolazioni di nuove auto ha subito un pesante tonfo nel mese di agosto 2008, come era d’altronde previsto.

In Italia, infatti, si sono immatricolate 77.156 auto, eben il 26% in meno dello scorso anno. A luglio, invece, il divario tra luglio 2008 e luglio 2007 era stato di un -10%.

Considerando tutto l’anno 2008 rispetto al 2007, il calo globale Ã¨ stato del 12% .

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