
In Italia, pertanto, il tasso di disoccupazione è salito nuovamente, per il quinto trimestre consecutivo, al 6,8%, rispetto al 6,6% riscontrato dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre dell’anno.
In Italia, pertanto, il tasso di disoccupazione è salito nuovamente, per il quinto trimestre consecutivo, al 6,8%, rispetto al 6,6% riscontrato dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre dell’anno.
Nella giornata di ieri l’indice MSCI, che misura l’andamento delle 48 maggiori borse mondiali, ha fatto registrare una diminuzione del 4,4% , il più grande dal 1997 a questa parte.
Come contropartita, il governo americano assumerà il controllo della AIG, tramite una quota de79,9%.
Il prestito dato dalla Federal Reserve “contiene dei termini e delle condizioni fatti apposta per proteggere gli interessi delle autorità federali e di tutti i contribuenti”.
Per il mercato italiano in particolare, non si prevedono nuove quotazioni per tutto il 2008. Quest’anno, fino ad ora, siamo a quota 5, addirittura inferiore rispetto al 2002. Una delle prossime società a candidarsi, la Ansaldo Energia, dovrà probabilmente aspettare l’inizio del 2009.
Si prevede che nei prossimi mesi ci saranno delle riprese dell’economia, smentite da successive discese. Per essere però sicuri che la ripresa sia completa, occorre effettuare delle analisi ben precise.
Alcuni segnali positivi ci sono già , anche se dovranno essere seguiti da ulteriori segnali positivi per definire l’effettiva ripresa.
Sul mercato del lavoro, c’è stata la perdita di 84.000 posti di lavoro, facendo registrare il massimo tasso di disoccupazione dal settembre 2003.
Fino ad oggi, questi dati sono ancora superficiali. Si tratta di vedere se è veramente così o se si tratta solo della punta di un iceberg molto più grande.
Le cause delle dimissioni sono da ricercare nella crisi che l’economia giapponese sta attraversando in questo periodo e nell’incapacità , delle massime cariche del paese, di eseguire delle riforme strutturali di cui il paese ha attualmente estremo bisogno.
Con questo piano economico, il governo del Sol Levante spera di venir incontro alla propria popolazione per far fronte all’aumento incessante dei prezzi.
Il programma appena annunciato prevede 2 trillioni di yen di spesa pubblica e i restanti 9 andranno ad aiutare le imprese locali con prestiti mirati.