Nikkei in rialzo per la sesta seduta consecutiva

Oggi la Borsa di Tokyo ha chiuso in leggero rialzo: l’indice Nikkei ha guadagnato lo 0,1% a 10.857,53 punti e il Topix lo 0,1% a 974,63 punti. Per il Nikkei si tratta della sesta seduta consecutiva in crescita.

I titoli migliori sulla piazza nipponica sono stati anche oggi i petroliferi, con il prezzo del petrolio che è salito notevolmente negli ultimi giorni, a causa dell’aumento delle manifestazioni violente in diversi paesi del Medio Oriente.

Pil Giappone in calo, ma la Borsa di Tokyo sale

Nel quarto trimestre del 2010 il Pil del Giappone è calato dell’1,1%, facendo segnare il primo calo dal terzo trimestre del 2009, anche se le previsioni degli analisti erano di un calo del 2%.

In seguito alla pubblicazione dei dati sul Pil, la Borsa di Tokyo ha chiuso la giornata in leggero rialzo, proprio perchè nonostante il calo del Pil, le previsioni degli analisti sono state battute.

Borsa di Tokyo, accelera il settore auto

Nella notte, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, con l’indice Nikkei che ha guadagnato lo 0,7% a quota 10.345,11 punti e il Topix lo 0,7% a 917,18 punti.

I titoli in maggiore evidenza sono stati quelli legati al settore auto, con Honda che ha messo a segno un rialzo del 3,8% e Nomura che ha alzato il target sul titolo da Neutral a Buy.

Borsa di Tokyo frenata dalla Cina

In avvio di ottava, la borsa di Tokyo ha chiuso poco mossa, con l’indice Nikkei che ha guadagnato lo 0,1% a quota 10.502,86 punti e il Topix che ha perso lo 0,2% a 928,73 punti.

La decisione della Cina di alzare di altri 50 punti base il coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche ha influito negativamente sul mercato giapponese, che è stato frenato da questo intervento del governo cinese.

Borsa Tokyo positiva in avvio di settimana

Il Giappone ha risposto bene alla difficile situazione economica dell’Europa nella prima seduta della settimana, con l’indice Nikkei che ha chiuso in rialzo dello 0,9% a quota 10.125,99 punti e con il Topix a +0,9% a 874,59 punti.

A favorire il mercato nipponico è stata soprattutto però la debolezza dello yen, che ha toccato i minimi da due mesi a questa parte nei confronti del dollaro americano.

Ima quotata alla Borsa di Shanghai?

La convinzione di alcuni analisti, secondo cui molto presto la Borsa più grande al mondo non sarà più Wall Street ma Shanghai, sembra stia pian piano iniziando a diventare realtà. A dimostrarlo non solo i ritmi di crescita dell’economia cinese ma anche il crescente interesse di tantissime aziende, che guardano alla Cina non più solo come un paese in cui esportare ma anche come un interessante mercato finanziario.

Dopo Prada, che nei giorni scorsi ha ipotizzato un sbarco alla Borsa di Shanghai, oggi è la volta di Ima, azienda leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti.

Analisi economica giapponese in base allo Yen forte

La Bank of Japan, ovvero l’istituto bancario principale dello stato Giapponese si trova nelle condizioni di dover analizzare con cura la situazione economica del paese in base al rafforzamento della propria moneta.

L’analisi macro economica dovrebbe durare almeno fino a Dicembre 2010 mese in cui l’istituto bancario dovrà riunirsi in un meeting definito di emergenza durante il quale verranno presentati i risultati dello studio.

Nikkei stabile in avvio di settimana

In avvio di settimana l’indice giapponese Nikkei si è mostrato poco mosso, con un valore stabile a quota 10.751,98 punti, con il Topix in lieve aumento, con uno 0,27% a quota 938,91 punti.

Sono stati molto cauti gli operatori sulle piazze asiatiche, soprattutto in seguito ai dati economici americani di settimana scorsa, che hanno messo in luce qualche lacuna.

Un altro fattore che ha rallentato gli indici nipponici è anche la decisione della Cina di prendere nuovi provvedimenti per cercare di evitare il surriscaldamento della propria economia.

Il Giappone può evitare la doppia recessione

economia giapponese

Il Giappone è ormai in deflazione da 3 mesi e le preoccupazioni si fanno sempre più pesanti anche se il ministro delle strategie nazionali Naoto Kan ha detto che il Giappone potrebbe riprendersi e un segnale positivo lo si vede dal fatto che le esportazioni sono aumentate.

Certo, il rischio una seconda recessione è presente soprattutto nella prima metà del 2010 quando lo stato si dovrà preparare alle nuove elezioni governative, ma la situazione potrebbe migliorare grazie anche allo stimolo proveniente dai mercati emergenti confinanti ed esteri che cominciano a riprendersi.

Esportazioni giapponesi in aumento a novembre

tokio

La borsa di Tokyo ha fatto segnare un avvio di settimana decisamente contrastato, con l’indice Nikkei che ha guadagnato lo 0,41% a quota 10.183,47 punti, a differenza del Topix che ha perso lo 0,24% a 891,48 punti.

A far pendere verso il basso l’andamento della borsa giapponese c’è ancora l’argomento degli aumenti di capitale attuati nel settore bancario, mentre a trainare al rialzo gli indici ci sono l’ottimo andamento dei prezzi delle materie prime e delle società esportatrici, unite al rafforzamento dello yen rispetto al dollaro.

Produzione industriale Giappone ottobre 2009

Tokyo

Dopo le ultime perplessità mondiali in fatto di ripresa economica dovute alla moratoria di Dubai, il mercato sembra ripartire con il piede giusto questa settimana, infatti nella seduta inaugurale, la borsa di Tokyo ha guadagnato bene.

L’indice Nikkei ha concluso in rialzo del 2,91% a quota 9345,55 punti, il Topix ha guadagnato il 3,57% a 839,94 punti.

La forza dello yen trascina al ribasso gli indici asiatici

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Seconda chiusura consecutiva in netto ribasso per la Borsa di Tokio, l’indice Nikkei ha chiuso la seduta lasciando sul campo il 2,5% a quota 10.009,52 punti, ed il motivo principale del calo continuo delle borse asiatiche è da ritrovare nella forza dello yen sul dollaro, che aumenta le difficoltà di esportazione.

Il rapporto dollaro-yen è ora di 89,26 con la moneta americana che ha toccato i minimi da sei mesi a questa parte.

Hirohisa Fujii, ministro delle Finanze giapponesi, continua a ribadire la sua volontà di non volere intervenire sul tasso dei cambi dello yen, definendo un errore influenzare artificialmente i cambi delle monete.

Il Nikkei in calo a causa del rialzo dello yen

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In Giappone l’avvio di settimana è stato molto negativo. Infatti, a seguito del rialzo dello yen nei confronti del dollaro (95 yen per dollaro) l’indice Nikkei è sceso del 2.4% arrivando a toccare quota 9038,68 punti.

Addirittura nel primo mattino l’indice principale giapponese era sceso sotto quota 9 mila punti per la prima volta dal maggio scorso.

In Giappone crollano le vendite del 5,8%

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Anche il Giappone, come del resto anche il resto del mondo, sta subendo una forte crisi delle vendite causata sopratutto da una forte riduzione delle esportazioni verso i paesi occidentali.

Il calo è notevole e nell’anno 2008 si è registrata una riduzione delle vendite di ben 5,8 punti percentuali che hanno pesato anche sul livello di disoccupazione sia all’interno dello stato sia nelle fabbriche esternizzate.