Hal Holding diventa azionista di maggioranza di Safilo

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Nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione di Safilo ha approvato un piano di ricapitalizzazione della società che prevede un aumento di capitale riservato a Hal Holding, già azionista di Safilo e che a seguito di questa operazione accrescerà la sua partecipazione ad una quota compresa tra il 37,23 e il 49,99%, diventando così il socio di maggioranza della società.

L’operazione, che garantirà a Safilo un afflusso di capitali per un ammontare di circa 283 milioni, è subordinata all’acquisto da parte di Hal di almeno il 60% delle obbligazioni con scadenza 2013, nonchè alla cessione, sempre ad Hal Holding, di alcune delle catene di vendita che al momento sono in perdita.

Aumento di capitale Gemina oltre 500 milioni di euro

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Il titolo Gemina ha concluso in malo modo la seduta di ieri a Piazza Affari, lasciando sul campo ben il 4,62% a quota 0,62 euro per azione, come riflesso alle dichiarazioni di Gilberto Benetton (presidente della finanziaria di famiglia Edizione Holding) il quale ha affermato in via quasi ufficiale che ci sarà un aumento di capitale a breve per la società, per aiutare il piano di sviluppo della controllata Aeroporti di Roma. Già moltissimi soci si sono detti pronti a sottoscrivere tale ricapitalizzazione.

Alcuni giornali ieri parlavano di un aumento di capitale da 500 milioni di euro ma stando alle prime indiscrezioni potrebbero essere anche di più.

Titolo Tiscali monitorato dalla Consob

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Come gli investitori e gli speculatori sanno, dopo l’aumento di capitale di Tiscali, il titolo dell’azienda sarda è stato sospeso diverse volte per eccesso di rialzo e in poche sedute il titolo Tiscali è passato da 0,2 euro ad azione a oltre 1 euro per azione come è possibile vedere dal grafico caricato sopra.

Nella giornata di ieri si sono registrati dei volumi incredibili toccando addirittura i 50 milioni di euro di titoli scambiati. Una speculazione del genere ha fatto però suonare il campanello d’allarme e la Consob ha deciso di monitorare l’andamento del titolo Tiscali e dei diritti ad esso associati.

Aumento di capitale Banca Italease

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Mentre nella giornata di ieri il titolo Tiscali è stato sospeso per eccesso di rialzo per via dell’aumento di capitale e per la pubblicazione del nuovo piano industriale 2009-2013, sempre nella giornata di ieri il titolo di Banca Italease è stato sospeso per eccesso di ribasso evidentemente per i timori dei piccoli azionisti nei confronti dell’aumento di capitale che doveva essere discusso proprio nel consiglio di amministrazione di ieri.

Piano industriale Tiscali periodo 2009/2013

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E’ partito oggi l’aumento di capitale di Tiscali già ampiamente annunciato nei giorni scorsi e subito, in apertura di seduta, il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo.

Il prezzo del titolo Tiscali è stato fissato a 3,6 euro per azione dopo la performance di venerdi 9 ottobre che ha portato il titolo a pesare 3,7325 euro per azione anche se la variazione è stata negativa con un valore di -1.1258%.

Aumento di capitale Lloyds da 15 miliardi di sterline

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La famosa banca britannica Lloyds, secondo molte fonti ben accreditate, starebbe seriamente pensando ad un aumento di capitale, che se portato a termine segnerebbe un vero e proprio record per quella che è l’economia d’oltremanica.

Infatti nella storia delle società quotate in borsa nel Regno Unito nessuno ha mai portato a termine una ricapitalizzazione con valore maggiore a 12,5 miliardi di sterline, ed in quel caso fu un’altra banca inglese, la Hsbc, pochi mesi fa.

Aumento di capitale Richard Ginori, tutti i dettagli

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Il consiglio di amministrazione di Richard Ginori ha deliberato un aumento di capitale di 20.904.884 euro mediante l’emissione di massimo 181.781.600 nuove azioni del valore nominale di 0,06 euro ciascuna che presentano le medesime caratteristiche di quelle attualmente in circolazione.

Queste nuove azioni saranno afferte in opzione agli azionisti Richard Ginori ad un prezzo di 0,115 euro per azione, in particolare sarà possibile avere 13 nuove azioni ordinarie ogni 20 azioni ordinarie già possedute. L’aumento di capitale, inoltre, potrà avvenire anche mediante compensazione di crediti.

Per Telecom Italia serve aumento di capitale da 10 miliardi di euro

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Nella vicenda Telecom Italia – Telco – Telefonica inizia a far sentire la propria voce Asati, l’associazione che raccoglie circa 2.300 piccoli azionisti di Telecom, secondo la quale Telecom Italia ora come ora ha bisogno urgentemente di consistenti risorse finanziarie.

L’unico metodo efficace per far tornare Telecom agli antichi splendori sarebbe quello di operare un aumento di capitale di almeno 10 miliardi di euro, almeno è questo il pensiero degli azionisti del titolo. Questa proposta è stata scritta da Asati appunto ed è stata inviata ai vertici di TI, a tutti i consiglieri di amministrazione, ai principali azionisti e ad alcuni dei più importanti esponenti del Governo.

Telecom Italia, aumento di capitale e uscita da Telefonica per Asati

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Asati, l’associazione che raccoglie circa 2.300 piccoli azionisti di Telecom, in una nota indirizzata ai vertici dell’azienda ha affermato che Telecom Italia ha tratto considerevoli svantaggi dalla partnership con Telefonica e per questo è necessario anzitutto abbandonare questa partnership e in secondo luogo accrescere le proprie risorse finanziarie mediante un aumento di capitale che non deve essere inferiore ai 10 miliardi di euro.

Questo, secondo Asati, è indispensabile per evitare che tra qualche anno Telefonica faccia parte del gruppo dei big europei e Telecom Italia, invece, faccia parte del gruppo di aziende da ridimensionare a livello domestico.

Aumento di capitale Unicredit da 4 miliardi deciso dal Cda

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Ieri si riuniva il Consiglio di Amministrazione di Unicredit e le voci che giravano da giorni sono state confermate: c’è stato il via libera all’aumento di capitale da 4 miliardi di euro, con la conseguente rinuncia all’utilizzo dei Tremonti Bond.

E’ stato l’istituto bancario stesso a comunicare tale scelta alla fine del Cda, che come ha detto Paolo Gnudi, uno dei consiglieri, si è svolto in un clima del tutto sereno, e la scelta è stata approvata da tutti.

Tutti significa che anche le Fondazioni legate a Unicredit hanno dato il loro giudizio positivo alla ricapitalizzazione. Unicredit ha anche deciso che la controllata austriaca, Bank Austria, avrà un aumento di capitale di 2 miliardi.

Nessuna ricapitalizzazione per Alitalia

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La situazione di Alitalia gestita da CAI non è delle peggiori anche se essendo partita senza i debiti che aveva prima della privatizzazione con già un notevole pacchetto di clienti potrebbe andare decisamente meglio.

Al momento Alitalia spende circa 9 milioni di euro al giorno e questo valore dipende sostanzialmente dai costi operativi della compagnia aerea come ad esempio personale, costi di rifornimento, e assistenza.

Al momento i vertici di Alitalia hanno dichiarato che l’azienda non necessita di alcuna operazione di ricapitalizzazione poichè la compagnia è in grado al momento di continuare con la propria liquidità, ma c’è anche da sottolineare che è appena terminata l’estate stagione in cui le compagnie aeree viaggiano di più e incassano.

Aumento di capitale da 40 milioni per Benetton

BenettonLogo

Era già nell’aria da un po’ di tempo a dire il vero, ma ora è arrivata la conferma tramite un comunicato stampa ufficiale diramato da Investimenti Infrastrutture, la holding controllata dal gruppo Benetton e partecipata da Clessidra e Unicredit.

La holding, di cui fa parte anche il 29,3% di Gemina (Generale Mobiliare Interessenze Azionarie), ha infatti reso noto che l’assemblea straordinaria del gruppo ha deliberato all’unanimità la volontà di dare corso ad un aumento di capitale della società per un valore massimo di 40,2 milioni di euro.