Borsa europea giù in avvio di settimana

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Non sta iniziando nel migliore dei modi la settimana in borsa in Europa. A Francoforte si registra infatti il crollo del titolo Arcandor che perde il 38%.
Arcandor controlla la società di vendita per corrispondenza Quelle, i magazzini Karstadt e l’agenzia di viaggi Thomas Cook.

Peer Steinbrueck, ministro delle Finanze della Germania non ha nemmeno escluso un possibile fallimento. Tutti i listini del vecchio continente hanno subito i riflessi di questa enorme perdita, sono stati influenzati, è giusto dirlo, anche dal calo delle banche e delle materie prime.

Giornata di borsa piatta, Mediolanum sugli scudi

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Ieri in USA sono stati diffusi i dati sull’occupazione nel continente, e nonostante i dati non siano catastrofici come ci si aspettava, la borsa ne ha risentito eccome, chiudendo in parità una giornata che era partita col segno più.

I posti di lavoro tagliati a maggio sono stati 345mila contro i 504mila previsti, ma la disoccupazione in America ha segnato numeri record. Era dal 1983 che non si avevano dati del genere: 9.4% della popolazione. Sulla scia di questi dati il Dow Jones ha chiuso comunque in rialzo dello 0.2% a 8768 punti, il Nasdaq ha perso lo 0.08% a 1849 punti e l’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0.23% a 940 punti.

Borse altalenanti nella giornata decisiva per Fiat

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Partono in leggero calo le borse europee in quella che potrebbe essere una giornata decisiva per la questione dell’acquisizione di Opel.

Ieri Wall Street e il FTSE erano chiusi per festività, stamattina a Tokio l’indice Nikkei perdeva lo 0.3%. Nel pomeriggio in USA saranno rilasciati i dati relativi ai prezzi degli immobili e sulla fiducia dei consumatori, nel frattempo a Milano il Mibtel sta facendo registrare -0.83% e l’S&/P Mib -1.19%.

Microsoft entra nel mercato obbligazionario

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Secondo quanto è emerso dai documenti preliminari presentati da Microsoft alla Sec, l’autorita’ di controllo dei mercati Usa, l’azienda fondata da Bill Gates e guidata da Steve Ballmer ha deciso di entrare nel mercato obbligazionario collocando sul mercato titoli di debito.

Microsoft, in particolare, conta di emettere entro la fine di Maggio titoli di debito in tre trance, a cinque, dieci e trent’anni. L’ammontare delle obbligazioni, tuttavia, non è stato specificato anche se alcune indiscrezioni parlano di 3,75 miliardi di dollari, ossia 2 miliardi di dollari di obbligazioni a 5 anni, un miliardo a 10 anni e 750 milioni a 30 anni.

L’S&P 500 cancella le perdite del 2009

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Dopo 4 mesi drammatici caratterizzati da perdite esorbitanti e guadagni effimeri, un disavanzo enorme è stato pareggiato nella giornata di lunedì.

L’S&P 500, l’indice utilizzato come paragone da molti investitori, ha recuperato tutte le perdite che avevano portato i mercati al punto più basso da 12 anni a questa parte.

Borse condizionate dall’influenza suina

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Le borse europee hanno guadagnato il 12.9% nel mese di Aprile, un risultato ottimo dopo i mesi passati, un risultato paragonabile solamente all’apertura dell’indice FTSE Eurofirst 300 nel lontano 1997.

Il mese che si è concluso con la Festa dei Lavoratori ha vissuto tra l’ansia per la recente influenza suina e le buone prospettive per il futuro rilasciate dalla Federal Reserve.

Mibtel in rialzo, Wall Street variabile

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Wall Strett ieri ha avuto una giornata molto altalenante, sembrando in grado di chiudere in rialzo ma poi calando verso il concludersi delle trattazioni. Wall Strett chiude con un ribasso dello 0.21%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.31% mentre l’S&P 500 fa segnare una lieve perdita dello 0.11%.

General Motors sugli scudi ovviamente nella giornata che segna la firma dell’accordo tra la Fiat e la Chrysler, fa segnare un rialzo del 6.08% mentre l’altra diretta interessata nell’alleanza, perde il 5.94% dopo la notizia che per concludere il patto tra le due case automobilistiche la Chrysler ricorrerà alla bancarotta. Fiat che comunque ha guadagnato l’impressionate percentuale del 113% negli ultimi 3 mesi.

Federal Reserve chiede un aumento di capitale a Citigroup e Bank of America

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Il Wall Street Journal ha riportato la notizia secondo cui la Federal Reserve ha chiesto a Citigroup e alla Bank of America di raccogliere nuovi capitali alla luce dei risultati ottenuti a seguito di alcuni stress test.

Secondo quanto riportato dal giornale statunitense, infatti, le due banche hanno entrambe un deficit di svariati miliardi di dollari, deficit che però non è stato confermato da i due istituti bancari menzionati. Sia Citigroup che Bank of America, infatti, negano che i risultati siano così disastrosi come quelli accennati dalla Federal Reserve.

Tempi duri per Microsoft

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Microsoft giovedì scorso ha segnato un non invidiabile record: il peggiore risultato finanziario da 23 anni a questa parte, cioè da quando sono state messe in vendita le azioni del gruppo di Redmond.

Microsoft ha dichiarato che nel “terzo quarto” fiscale, che si è chiuso il 31 marzo, la società ha avuto una perdita del 32% se confrontata con gli stessi risultati di solo un anno fa.
Questa perdità è dovuta dal fatto che durante il periodo di crisi la gente non ha acquistato Personal Computer o comunque ne ha comprati ma a prezzi economici.

Settimana scorsa Intel, la più grande produttrice di chip mondiali, ha dichiarato che il periodo peggiore è passato, mentre Microsoft non si sbilancia ancora in modo così aperto.

Avvio di settimana positivo per Piazza Affari

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L’avvio di settimana è più che positivo per Piazza Affari che si mostra perfettamente in linea con l’andamento in rialzo delle principali borse europee ed asiatiche. A Milano, in particolare, il Mibtel ha segnato un +1,09% a 13.695 punti mentre ha registrato un ulteriore rialzo l’S&P Mib con un +1,17% a 17.098 punti. L’andamento positivo è stato registrato anche dall’indice All Stars che segna +0,63% a 8.452 punti.

In rialzo anche i principali titoli bancari con Unicredit che và a +5,57%, rialzo riconducibile soprattutto all’accordo sulla lista unitaria di maggioranza che i soci delle fondazioni sono riusciti a concludere venerdì scorso. Seguono l’andamento in rialzo di Unicredit anche Banco popolare +4,91%, Bp Milano +1,01%, Bmps +3,37% e Intesa Sanpaolo +0,92%.

Titolo Fiat in netto rialzo

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Hanno seguito l’andamento positivo di Wall Street e dei mercati asiatici tutte le principali borse europee con Parigi che segna +3,26%, Francoforte +3,42% e Londra +2,72%. A Milano il Mibtel segna un rialzo del 2,61%, mentre l’S&PMib guadagna il 2,87%. A Piazza Affari registrano un andamento positivo anche i titoli bancari con Banco Popolare +6,67%, Unicredit +5,23% e Intesa Sanpaolo +2,56%.

Ma la vetta spetta a Fiat che guadagna il 7,63% grazie soprattutto ai dati relativi alle immatricolazioni del mese di Marzo che vedono il Lingotto leader nel settore delle vendite italiane.

Avvio di settimana in rosso per le borse europee

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L’avvio di settimana è senza dubbio negativo per le principali borse europee dove i più colpiti dall’ondata in rosso sono senza dubbio i titoli bancari e assicurativi. Sono calati, in particolare, Barclays (-12,43%), Commerzbank (-11,58%), Lloyds (-8,02%), Credit Agricole (-8,65%), Ubs (-8,44%), Bnp Paribas (7,89%), Ing (-11,98%), Aegon (-8,44%) e Allianz (-7,12%).

Colpiti pesantemente dall’avvio negativo anche i titoli legati al settore auto, soprattutto dopo i timori suscitati dal responso del governo americano in relazione agli aiuti richiesti da Chrysler e General Motors. Nonostante la notizia debba essere letta in chiave positiva per la Fiat il titolo del Lingotto ha registrato un calo del 4,65%.

Borse in rialzo dopo le dichiarazioni di Bernanke

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Sono più che rassicuranti le dichiarazione del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, rilasciate durante un’intervista da parte dell’emittente Cbs, precesamente nell’ambito della trasmissione “60 minutes“.

Secondo Bernanke, infatti, la recessione dovrebbe finire entro l’anno per poi assistere ad una lenta ripresa a partire dai primi mesi del 2010. Il presidente della Federal Reserve, fermamente convinto delle sue affermazioni, ha aggiunto che l’America è riuscita a scampare il pericolo di imbattersi in una depressione simile a quella verificatasi nel 1929.