Il Giappone registra un pesante calo del Pil

L’economia giapponese, durante l’ultimo trimestre del 2008, ha subito una perdita del 3,3%, indicata dagli esperti come la peggiore registrata dal 1970, quando il paese fu colpito dalla crisi petrolifera. Il Pil del paese, inoltre, è calato del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Kaoru Yosano, Ministro dell’Economia giapponese, ha affermato che il paese sta attraversando la peggiore crisi economia dopo quella verificatasi a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Le difficoltà che il Giappone sta attraversando sono definite dagli esperti molto più gravi rispetto a quelle che stanno colpendo Stati Uniti ed Europa, soprattutto perchè l’economia giapponese è basata in larghissima percentuale sulle esportazioni.

Nissan taglia 20.000 posti di lavoro

La crisi economica continua a mietere vittime nell’industria automobilistica. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, è Nissan che dopo aver previsto una perdita di 265 miliardi di yen ha annunciato un taglio di 20.000 posti di lavoro in tutto il mondo, circa l’8,5% della sua forza lavoro.

La drastica misura si è rivelata obbligatoria dopo il drastico calo delle vendite. Carlos Ghosn, direttore esecutivo Nissan, ha affermato che la peggiore ipotesi che potesse essere prospettata sullo stato dell’economia non solo è stata raggiunta ma è anche stata ampiamente superata. Nissan, infatti, non è affatto un eccezzione, è soltanto una delle numerosissime industrie che ne stanno subendo le conseguenze.

Crollano i colossi giapponesi dell’elettronica

La crisi economica mondiale ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla domanda di prodotti elettronici, causando un accumulo di scorte e una successiva rapida caduta dei prezzi. Tra le aziende che hanno subito pesanti conseguenze troviamo il colosso giapponese Sony che, si prevede, subirà una perdita operativa di circa 1,1 miliardi di euro, la peggiore perdita degli ultimi 14 anni. Al 31 Marzo dello scorso anno, invece, la società aveva registato un profitto di circa 200 miliardi di yen.

Tokyo chiude un anno nero

L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi l’anno 2008 con la peggior caduta annuale in percentuale della sua storia: -42,12

Nel 2008 il settore più colpito è stato quello automobilistico, i cui produttori hanno visto crollare le loro previsioni di benefici a causa della caduta della domanda negli Stati Uniti e in Europa e per l’apprezzamento galoppante dello yen su dollaro e euro.

Tassi di interessi tagliati per il Giappone

La Banca Giapponese ha tagliato i tassi di interesse dallo 0,5% allo 0,3%.

Si tratta del primo taglio effettuato dalla Banca del Giappone negli ultimi sette anni ed è sicuramente scaturito dalla ondata globale di taglio dei tassi di interesse per contenere la crisi finanziaria.

Subito dopo la notizia il principale indice giapponese Nikkei ha iniziato a salire ma, tuttavia, la giornata, alla fine, si è conclusa con un ribasso del 5%.

Hitachi aumenta le previsioni semestrali

logo hitachi

La giapponese Hitachi, sorprendendo alcuni osservatori, ha deciso di aumentare del 58% le proprie previsioni sugli utili semestrali: dietro a questa scelta, la società ha indicato come causa un andamento migliore del previsto delle attività legate all’IT, che hanno potuto incrementare le stime dell’azienda circa il prossimo futuro a breve termine.

Nikkei ha chiuso in ritardo

hong hong vista dall\'alto

L’indice giapponese Nikkei martedì ha chiuso in ritardo sul 6,4% dopo essere già sceso sotto i sette punti per la prima volta dopo 26 anni.

Le autorità sostengono che, al fine di stabilizzare il mercato, sarebbe utile vietare agli operatori commerciali di vendere azioni che non posseggono o che non hanno ancora avuto in prestito.

Ultimamente lo yen è aumentato di valore rispetto al dollaro ma martedì il suo valore rispetto al dollaro è nuovamente calato, circostanza questa che risulta molto favorevole per gli esportatori.

Crollo dei mercati asiatici

mercati asiatici

Come la maggior parte degli investitori temeva si è verificato il peggior crollo dei mercati asiatici, tanto che gli aiuti della Banca Centrale forse non saranno sufficienti ad evitare una recessione.

Voci ufficiali sostengono che il panico degli investitori potrebbe convincere le autorità ad adottare mezzi idonei per arginare la crisi che minaccia i mercati finanziari, la crescita economica e le entrate delle società.

Sicuramente i leader giapponesi avranno bisogno di sollevare miliardi di dollari per compensare le pesanti perdite sui loro portafogli azionari.

Toyota scivola in Borsa dopo vendite deludenti

logo della toyota

Toyota Motor ha chiuso la giornata di venerdì con un calo di oltre il 6% che ha portato il titolo azionario della compagnia automobilistica a toccare quota 3,200 yen alla Borsa di Tokyo.

Le ragioni di questo nuovo scivolone della società vanno ricercate nei dati trimestrali comunicati agli stakeholders, che evidenziano ricavi di vendite in calo per la prima volta dal lontano 2001.

Tensioni nel mercato finanziario mondiali in crescita

borsa cinese

Nel terzo trimestre il prodotto interno lordo della Cina è aumentato molto più lentamente di quanto ci si aspettasse. Sono, quindi, in aumento le incertezze sulle principali fonti mondiali di crescita economica.

Le azioni in Asia si muovono più velocemente poichè gli investitori sono alla ricerca di affari data la recente vendita a ribasso delle ultime settimane, ma sui mercati permane la poca convinzione che i tre trilioni di dollari del governo siano sufficienti a risolvere la crisi finanziaria.

Tagli dei tassi anche in Asia

un broker alla borsa asiatica giapponese

I tagli dei tassi di interesse di riferimento non hanno coinvolto solamente le Banche Centrali occidentali.

Oltre alle istituzioni di Europa e Stati Uniti, infatti, la riduzione dei tassi ha interessato anche le nuove tigri asiatiche, con Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud che hanno seguito la decisione della BCE nella annunciata diminuzione, da giorni nell’aria. Il taglio dei tassi è una conseguenza della crisi finanziaria in atto ed è per questo motivo che fino a qualche mese i tassi della banca centrale erano sempre in aumento con il conseguente taglio del credito da parte delle banche anche noto come Credit Crunch.

Bufera nell’economia giapponese

yashuo fukuda

In carica da meno di un anno, il ministro dell’economia giapponese, Yashuo Fukuda, ha deciso di dare le dimissioni dal suo incarico.

Le cause delle dimissioni sono da ricercare nella crisi che l’economia giapponese sta attraversando in questo periodo e nell’incapacità, delle massime cariche del paese, di eseguire delle riforme strutturali di cui il paese ha attualmente estremo bisogno.

Giappone, esportazioni in crescita

mercato giapponese

Le esportazioni del Giappone hanno subito una decisa ripresa durante il mese di luglio: nei trentuno giorni del settimo mese del 2008, infatti, l’export nipponico ha avuto un incremento nella misura dell’8,1%, grazie al forte contributo fornito dalle imprese cinesi, le cui richieste hanno superato quelle degli Stati Uniti portando il colosso asiatico a diventare il principale paese nel piatto in uscita della bilancia commerciale del Sol Levante.

HSBC: Mitsubishi obiettivi mancati!

Mitsubishi

Secondo quanto riporta Bloomberg, che cita uno studio condotto dalla HSBC Holdings, la più grande banca giapponese, la Mitsubishi UFJ Financial Group, quest’anno potrebbe fallire nettamente l’obiettivo di raggiungere il proprio target di utili.

Stando all’analisi riportata dal media internazionale, Mitsubishi UFJ conseguirebbe il 43% in meno dei profitti netti rispetto a quanto preventivato a inizio esercizio finanziario.

Per la HSBC i minori affari ottenuti dalla Mitsubishi UFJ nel recente periodo peseranno talmente tanto da spingere gli utili dell’anno fiscale a “soli” 365 miliardi di yen (circa 3,3 miliardi di dollari), contro la stima di 640 miliardi di yen rilasciata dalla banca a marzo dell’anno in corso.