Le principali banche italiane sono state viste al ribasso dai principali istituti finanziari globali quali Intermonte, Morgan Stanley e Nomura.
TITOLI SETTORE BANCARIO BOCCIATI DA MORGAN STANLEY
Tutto è cominciato qualche settimana fa quando, in seguito alla decisione di escludere Intesa Sanpaolo e Unicredit (le due principali banche italiane) dall’indice Stoxx Europe 50, Morgan Stanley ha deciso di rivedere, attentamente, la propria posizione nei confronti del comparto bancario del Bel Paese ricavandone un giudizio tutt’altro che positivo.
La quasi totalità delle banche, infatti, si è vista abbassare, e considerevolmente, almeno uno tra rating e target price ove non addirittura entrambi.
INTESA SANPAOLO E UNICREDIT BOCCIATE DA INTERMONTE
A seguire, sempre con le medesime intenzioni, ecco arrivare, nella tarda giornata di ieri, l’impietoso giudizio di Intermonte che, senza mezzi termini, ha collocato le due banche su rating neutral, convincendo il possibile azionista, per ora, a non acquistare.
DEUTSCHE BANK TAGLIA LE STIME PER IL 2012
Oltre alla pessima giornata che Piazza Affari ha subito ieri (circa 16 miliardi di euro bruciati) pesano sulla decisione dei broker anche le stime di Deutsche Bank sul comparto bancario a livello europeo. La battuta d’arresto pronosticata dalla banca tedesca, purtroppo, non solo sarebbe stata confermata da altri importanti istituzioni (per esempio l’ISTAT, in Italia, quando BankItalia commenta la manovra finanziaria dicendo che non vi sarà sufficiente crescita economico-finanziaria a sostenerla, le dà pienamente ragione) bensì si starebbe già verificando.
NOMURA BOCCIA LE BANCHE ITALIANE
A dimostrazione che quanto affermato sia vero giungono, in contemporanea con Intermonte, le dichiarazioni di Nomura, importantissima banca d’affari giapponese, che ha rivisto al ribasso le quotazioni delle banche italiane del 18%.
In particolare, invece, l’istituto di credito più penalizzato è stato la Banca Popolare di Milano che, da Nomura, si è visto tagliare il rating da neutrale a ridurre e il prezzo obiettivo a 1,3 euro dai precedenti 1,5.
Non se la passano meglio, però, le 5 principali banche italiane:
– Intesa Sanpaolo: prezzo obiettivo 1,4 euro rating nautrale
– Unicredit: prezzo obiettivo 1,3 rating buy
– Monte dei Paschi di Siena: prezzo obiettivo 0,5 rating neutrale
– UBI Banca: prezzo obiettivo 2,7 rating ridurre
– Banco Popolare: prezzo obiettivo 1,2 rating ridurre.