ING: la banca olandese registra la prima perdita

Il gruppo bancario olandese ING ha segnalato la prima perdita del trimestre (il trimestre in questione riguarda i mesi di Luglio, Agosto e Settembre) facendo sapere di aver registrato una perdita di 478 milioni di euro rispetto a circa 1 miliardo di euro di utili registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile netto dei primi nove mesi dell’anno, inoltre, è sceso di oltre la metà rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Occorre ricordare, inoltre, che la banca ha ricevuto nel mese di Ottobre 100 miliardi di euro dal governo olandese per far fronte alla crisi finanziaria.

Nonostante la situazione, comunque, il Presidente della ING Michel Tilmant ha definito la situazione della ING “resistente” in considerazione dell’ambiente difficile e altamente competitivo in cui il gruppo bancario opera.

Banca Centrale Europea: abbassamento dei tassi d’interesse

sala interna della banca centrale europea

Il presidente della banca centrale Europea ha praticamente annunciato in anticipo un prossimo abbassamento dei tassi d’interesse ( il 6 novembre).

Questa dichiarazione non ha sorpreso i mercati che avevano gia scontato questo movimento. La BCE riconosce sempre piu apertamente che i rischi inflazionisti non sono piu di primaria importanza: la prova è che le percentuali implicite dell’inflazione sulle obbligazioni in Euro sono caduti all’1,6% a breve termine ed a 2% per maturità a cinque anni. Quando la BCE ha elevato dal 4% al 4,25% il 3 di Luglio i tassi, il barile del petrolio si scambiava a USD 145. Ieri è caduto a 63,30 dollari a New York

Allianz, nessun problema patrimoniale

logo della compagnia assicurativa allianz

Il chief financial officer di Allianz, società tedesca operante nel settore finanziario e assicurativo, ha voluto rassicurare tutti i propri clienti circa la solidità della situazione patrimoniale della sua compagnia.

Helmut Perlet ha infatti dichiarato, durante un’intervista al Sueddeutsche Zeitung, che Allianz ha risorse sufficienti per potersi considerare ‘adeguatamente capitalizzata’.

Rispondendo a chi sosteneva che all’interno del bilancio di Allianz potrebbero trovarsi numerosi titoli ‘tossici’, Perlet ha inoltre ribadito di voler negare con forza ogni possibile presenza di tali asset tra i conti della società.

Santander, è cosa fatta con Sovereign

logo della banca sovereign

Come previsto, Santander ha raggiunto un accordo con Sovereign Bancorp per ottenere il pieno controllo di quest’ultima.

L’intesa prevede che il più grande istituto di credito spagnolo adotti un rapporto di cambio di 0,2924 azioni del proprio capitale in cambio di un azione Sovereign, per un valore assoluto di 3,81 dollari per azione: il 3,5% in più rispetto al prezzo di chiusura dei titoli della società target alla data di annuncio delle intenzioni dell’acquirente.

Santander, trattative per acquistare Sovereign Bancorp

logo della banca spagnola santander

La banca spagnola Santander ha confermato di essere in trattative per acquisire Sovereign Bancorp Inc., per quella che, se a buon fine, sarebbe la terza transazione di questo tipo negli ultimi tre mesi da parte del più importante istituto di credito iberico.

Santander avrebbe già inviato una formale comunicazione alle autorità di mercato, precisando invece alla stampa la completa assenza di un’intesa tra le parti.

Nuovo maxi finanziamento FED per AIG

logo della american international group

La Federal Reserve americana è pronta a finanziare ulteriormente la AIG (American International Group), gruppo assicurativo recentemente coinvolto in una situazione di estrema crisi: la Fed avrebbe infatti intenzione di effettuare una nuova iniezione di liquidità all’American International Group, foraggiando la compagnia con altri 37,8 miliardi di dollari.

ING acquista depositi britannici dall’Islanda

la zucca di ing direct

Il gruppo finanziario ING ha concluso un’intesa per l’acquisto di oltre 5 miliardi di dollari di depositi bancari da due banche islandesi, la Kaupthing Bank e la Landsbanki Island.

La società olandese ha confermato l’operazione in un comunicato stampa, nel quale non è però emerso altro che qualche dato di sintesi.

Gran Bretagna, 50 mld di sterline per le banche

la foto mostra una carta di deposito bancario

Il Primo Ministro britannico Gordon Brown ha annunciato che il proprio governo investirà circa 50 miliardi di sterline nel sistema bancario, al fine di prevenire situazioni di crisi nella struttura finanziaria dell’area, già messa a dura prova dall’attuale periodo di criticità.

Il governo, che potrebbe utilizzare questi fondi per l’acquisto di partecipazioni, sarà affiancato nella sua opera di stabilità dal previsto intervento della Banca d’Inghilterra, che ha stanziato 200 miliardi di sterline da rendere disponibili mediante finanziamenti alle banche nell’ottica di un piano di liquidità.

Salviamo le nostre banche

situazione banche mondiali

Tommaso Padoa – Schioppa, ex ministro italiano dell’economia, chiede un Fondo europeo per salvare le banche” e un rafforzamento della Banca centrale europea.

Secondo l’ex ministro, la crisi che si sta attraversando è dovuta alla troppa fiducia nel meccanismo di autoregolamentazione dei mercati, che ha portato alla violazione delle più elementari norme di prudenza e sicurezza, come quella relativa all’eccesso di liquidità.

BNP Paribas compra alcune unità di Fortis

logo della bnp paribas

BNP Paribas, il più importante istituto di credito francese, ha concluso un accordo per rilevare importanti partecipazioni nella Fortis sia in Belgio che in Lussemburgo: il costo dell’intesa si aggira intorno ai 14 miliardi e mezzo di euro.

BNP Paribas verserà 9 miliardi di euro in azioni, e 5,5 miliardi di euro in liquidità: in cambio otterrà il 75% di Fortis Bank Belgium, le operazioni assicurative della banca, e il 67% della Fortis Bank Luxembourg.

Carte di credito, prossima tempesta

carta di credito con sistema di protezione

La fragile crisi finanziaria degli Stati Uniti rischia di avere delle gravi ripercussioni anche sul settore delle carte di credito. Secondo alcuni osservatori finanziari, infatti, le carte di credito saranno il prossimo settore ad essere nell’occhio del ciclone.

La Innovest StrategicValue Advisors, una società di ricerca americana, ha valutato che, per l’anno 2009, le banche statunitensi saranno costrette a svalutare oltre 18 miliardi di euro in conti di carte di credito insolventi nel primo trimestre, mentre a fine anno si giungerà a un preoccupante 96 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto al 2008.

UBS, tagli per 1.900 dipendenti

facciata della banca europea ubs

Dopo lo snellimento di hsbc, una delle principali banche europee, UBS, secondo fonti vicine ai vertici societari starebbe valutando un taglio del numero dei propri dipendenti nella misura di 1.900 unità.

La banca, che tra l’altro dovrebbe confermare ufficialmente la notizia entro breve, avrebbe tuttavia l’intenzione di “ritoccare” la sola divisione dell’investment banking e banking online, i cui impiegati complessivi sono circa 20.000. Ovvio che una riduzione di quasi il 10%, se tale sarà la scelta di UBS, non può che essere definita come un decremento piuttosto radicale.

Nuova giornata negativa per Unicredit

logo della banca italiana unicredit

Dopo aver registrato, negli ultimi due giorni, una perdita di oltre 20 punti percentuali, scendendo al prezzo di 2,55 euro ad azione, Unicredit informa i mercati che “il 23 settembre scorso il consiglio di amministrazione ha approvato un progetto per conferire una parte del proprio portafoglio immobiliare in un fondo chiuso immobiliare.

È previsto che tale transazione, che dovrebbe completarsi entro il 2008, generi più di 15 punti base (0,15%) di core tier 1″.

Credit Suisse non ha fiducia in Renault

logo della credit suisse

Il settore auto europeo è in crisi, non vi è dubbio. Tuttavia gli analisti sono lontani dal far un fascio omogeneo dei diversi attori del mercato.

E così Credit Suisse, in una delle sue ultime valutazioni, ha deciso di premiare il produttore tedesco BMW (sollevando i suoi titoli da “underperform” a “outperform”) ed ha invece punito i francesi di Renault, per i quali il cambio di rating è stato inverso (da “outperform” a “underperform”).