La pressione verso una qualche tipologia di interventismo da parte della Bce continua ad essere alta, ove le recenti pubblicazioni dei vari indicatori economici dell’Eurozona non sono state di certo lusinghiere e laddove si affacciano nuovi pericolosi fantasmi che minacciano il sistema nel suo complesso come quello sul fronte politico. Le elezioni amministrative in Francia hanno attestato la grande affermazione del partito nazionalista ed antieuropeista, ad un mese e mezzo di distanza da quelle famose elezioni europee che rappresentano un vero e proprio macigno sulla schiena dell’euro in quanto è serio il rischio che siano proprio i partiti e i movimenti anti-euro a prevalere alle urne.
>Â Quali scelte potrebbe fare la Bce su tassi di interesse
Francamente, e lo abbiamo più volte ribadito, sono davvero poche le carte da giocare da parte della BCE che, a dispetto di quanto comunemente si crede, ha fatto anche troppo per quello che il suo anomalo e limitatissimo mandato, spiega Davide Marone di DailyFX. E anche le restanti cartucce da sparare, quale un ulteriore riduzione del corridoio dei tassi di interesse piuttosto che una misura in stile LTRO, potrebbero rivelarsi del tutto inefficaci nel medio termine e portare solo a volatilità di breve.
> Gli strumenti della Bce per contrastare l’inflazione
Non sono dunque buone le notizie all’orizzonte per la moneta unica che potrebbe dunque vivere una settimana di rafforzamento nei confronti del biglietto verde, laddove l’area di 1,37 ha rappresentato e rappresenta tuttora un forte supporto per la riaccumulazione di posizioni lunghe strutturali in grado di puntare alle già viste aree di massimo. Questa naturalmente è solo una linea di ragionamento che dovrà trovare elementi di conferma nei prossimi giorni nel momento in cui solo la lettura grafica può fornirci riferimenti di ingresso nei posizionamenti a mercato.