Buoni benzina

Come tutti sanno, la domanda crea l’offerta e oggi più che mai la domanda del petrolio, se pur con qualche discesa negli ultimi 3 anni, è ai massimi livelli. La forte domanda di petrolio ha causato l’aumento del prezzo al barile e si ipotizza che possa crescere ancora fino a raggiungere i 200 dollari al barile.

Gli automobilisti e i risparmiatori sono in forte preoccupazione tantè che molte multinazionali tra cui anche le banche hanno deciso di lanciare una campagna marketing senza precedenti offrendo ai propri clienti buoni benzina. I buoni benzina stanno diventando anche un mezzo per attirare nuova utenza.

I buoni benzina vengono erogati sempre con una lauda contropartita come ad esempio la campagna di Conto Arancio da diritto da 50 a 80 euro di buoni benzina a tutti i nuovi clienti mentre Cartasì, per i clienti che pagano con Cartasì Quattroruote, dà diritto ad ottenere uno sconto del 2% presso tutti i distributori Esso. E per rimanere in tema, persino Esso, con la sua famosa raccolta punti, non fornisce più regali di uso comune, ma veri e propri buoni benzina.

Alzato il target price per Qualcomm

È di ieri l’annuncio che la banca d’affari Lehman Brothers ha alzato il target price della società californiana Qualcomm dal precedente 52usd all’attuale 55usd, con giudizio “overweight”. Anche ieri il titolo ha fatto registrare un ulteriore rialzo, posizionandosi a un +8,46% su base annua e un +16,70% su base trimestrale.

Qualcomm è un’azienda con base a San Diego ed è leader nella fornitura di servizi e applicazioni wireless B2B. È stata fondata nel 1985 ed oggi rientra tra le compagnie appartenenti all’S&P 500 e Fortune500. È stata inserita nell’elenco delle cento migliori aziende dove lavorare della rivista Fortune e tra le prime cento nel settore dell’Information Tecnology.

Expo 2015: 14 miliardi di investimenti

Il Sindaco di Milano Letizia Moratti, durante un intervento tenutosi all’ultima assemblea di AssoLombarda, ha dichiarato che grazie all’evento di Expo2015, che avrà luogo proprio nel capoluogo lombardo, la regione potrà beneficiare di circa 14 miliardi di euro di investimenti infrastrutturali, peraltro già previsti da un decreto ministeriale.

L’Expo2015 potrebbe quindi essere la ghiotta occasione che permetterà a Milano e alla Lombardia di colmare quello che Formigoni ha definito come una “penalizzazione drammatica” dal punto di vista del deficit infrastrutturale.

Il Presidente della Regione Lombardia ha infatti ribadito, durante lo svolgimento della stessa assemblea 2008 di AssoLombarda, come la propria regione sia notevolmente indietro in quanto a presenza di infrastrutture stradali. Formigoni ha sottolineato come la Lombardia possa contare su soli 70 km di autostrade per 1 milione di abitanti, contro una media italiana pari a 144 km.

Future su azioni, single stock future

Parliamo oggi di strumenti finanziari e in particolare di future su azioni. Il future è uno strumento derivato, appartiene alla categoria dei future finanziari e ha come sottostante un’azione. Detto anche single stock future, è uno strumento standardizzato e scambiato su mercati regolamentati.

Il future permette ad acquirente e venditore di contrattare in una data futura un determinato numero di azioni (underlying) a un prezzo che viene fissato alla data di stipula del contratto. Ecco perché la future è anche classificato come un derivato simmetrico, perché entrambe le parti in gioco si impegnano a una data scadenza a effettuare una prestazione.

L’acquisto di future corrisponde a un’aspettativa rialzista delle azioni sottostanti. La vendita, viceversa, corrisponde a un’aspettativa al ribasso. Se l’obiettivo è la speculazione la vendita dei future dovrà avvenire prima della scadenza, se invece l’intenzione è quella di coprire la vendita o l’acquisto della commodity sottostante, il future consente una copertura senza oscillazioni di prezzo e, in questo caso, si aspetterà la scadenza per l’acquisto o la vendita della sottostante.

Settimana difficile per Wall Street

Settimana difficile quella appena trascorsa per Wall Street a causa dei timori legati al settore del credito bancario e all’ulteriore crescita del prezzo del greggio. Il Dow Jones chiude a quota -1,83%, l’S&P500 a quota -1,85% e il Nasdaq fa segnare un ribasso ancora maggiore, pari al 2,27% rispetto alla quotazione precedente (trascinato in basso dai titoli legati all’industria dell’elettronica, in calo del 2,76%).

L’oro termina, invece, la settimana con un rialzo del 4% rispetto all’inizio della stessa, balzando a 903,70 dollari l’oncia, confermandosi stabile e affidabile anche in periodi di forti perdite.

L’argento è quotato a 17,40 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude a 134,70 dollari al barile, quasi il 2,77% in più rispetto alla quotazione precedente.

Progetti di Intel e IBM nel solare

L’energia solare continua ad attrarre grandi investitori, e IBM e Intel hanno finalmente deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione di poter entrare in un mercato in rapida crescita.

Fonti delle rispettive compagnie hanno infatti dichiarato l’esistenza di alcuni progetti rilevanti all’interno del panorama dell’energia solare. In particolar modo, Intel avrebbe lanciato una nuova compagnia chiamata Spectra Watt, al fine di produrre cellule fotovoltaiche per i pannelli solari. La compagnia avrà sede a Hillsboro, nell’Oregon, e produrrà cellule da 60 megawatts, stando a quanto riferito alla stampa dal chief executive officer Andrew Wilson.

Azione di privatizzazione

Nella lista delle prossime privatizzazioni che il Governo Berlusconi porterà avanti vengono confermati diversi nomi noti. Sembra oramai certo l’approdo in Borsa di Fincantieri, una delle società leader nel proprio settore a livello internazionale, il cui capitale dovrebbe parzialmente passare in mano a investitori privati. Ancora al centro di una serie di discussioni con i sindacati, le trattative con i rappresentanti dei lavoratori non dovrebbero tuttavia complicare eccessivamente i piani del Ministro dell’Economia sulla compagine societaria, destinata ad arrivare a Piazza Affari dove, con tutte le probabilità, verrà messo a disposizione solo il 49% del capitale a disposizione degli azionisti privati. Il rimanente 51% dovrebbe invece rimanere in mano al Governo, come richiesto esplicitamente più volte dagli stessi sindacati.

Oltre alla vicenda Fincantieri, dovrebbe subire uno sviluppo in termini di privatizzazione anche la vicenda Alitalia, sebbene occorrerà attendere sicuramente almeno qualche mese, al fine di consentire una rapida evoluzione della delicata situazione della compagnia aerea di bandiera. Alitalia, molto probabilmente, potrebbe raggiungere un accordo con AirOne grazie alla “sponsorizzazione” di Intesa Sanpaolo, recentemente nominata advisor con l’intento di preparare la piazza alla migliore intesa sottoscrivibile.

Investire nei diamanti

Così come per l’oro, la storia degli investimenti nei diamanti affonda le sue radici nella storia. Il diamante è un bene ricco di fascino e particolare. Allocarlo però non è un’operazione semplice. Investire in diamanti presuppone una buona, se non ottima, cultura finanziaria e significa scegliere il bene rifugio per antonomasia, alla pari o forse più dell’oro stesso.

Il tipo di investimento è a lungo termine, e la quota dedicata a titoli di questo tipo non dovrebbe eccedere il 10/15% dell’intero portafoglio azionario. Una curiosità: il diamante da investimento costituisce solo una piccolissima parte del totale di materia prima estratta dalle miniere. L’80% infatti viene usato a livello industriale, il 20% circa viene invece tagliato a gemma. Di questo, solo l’1-1,5% è promosso a diamante da investimento. Il taglio del diamante da investimento è quello classico, il rotondo brillante, il livello di purezza deve essere quello massimo definito. L’investimento minimo corrisponde a circa 3.700 euro, cioè una pietra da 0,50 carati.

Fiat deve bilanciare meglio i propri ricavi

Credit Suisse ha affermato che alcune compagnie automobilistiche, come Fiat, conseguono una notevole parte dei propri ricavi nel mercato brasiliano, area ad alto tasso di crescita (l’incremento della produzione interna lorda del Paese ha raggiunto il 10%) e di sicura appetibilità per le imprese occidentali.

La casa automobilistica torinese vende infatti circa il 27% delle proprie automobili proprio in Brasile, potendo contare su un buon tasso di penetrazione nel mercato locale. Altri marchi europei, come Volkswagen, seppur con percentuali minori (9%) hanno tra i loro bilanci un peso elevato dei ricavi di provenienza brasiliana.

Nonostante la forte crescita del mercato brasiliano stia garantendo a Fiat un buon incremento nel numero delle immatricolazioni complessive, Credit Suisse lancia l’avvertenza sul futuro a breve e medio termine del Paese interessato.

Mercato immobiliare a trend costante

Il mercato immobiliare vive ancora una fase di stabilità. Dopo una fase prepotente di crescita, il “mattone” ha fatto registrare un trend costante, prima di subire una leggere flessione negativa. Ma se è vero che il trend negativo riguarda l’intera nazione e tutte le città (anche le più grandi) sono colpite, è anche vero che se si restringe il campo dell’investimento ai soli immobili di lusso delle grandi città scompare ogni traccia di questo trend poco esaltante.

Il mercato del lusso non conosce battute d’arresto. Vale per il mercato immobiliare, così come per vari settori merceologici. Il lusso esula in parte dal mercato globale e funge da traino. La domanda di residenze di lusso segue un trend costante, pari a quello del 2007, e addirittura risulta difficile soddisfare l’intera domanda del settore. A causa di ciò, si registra anzi un aumento dei prezzi degli appartamenti d’elite, situati nei centri storici di città come Roma, Milano o Napoli. I prezzi? A Milano si raggiunge persino quota 14.500 euro al metro quadrato!

Borsa: cosa sono i Blue Chips

Le Blue Chips è un termine molto comune nel mondo borsistico che indica le aziende ad alta capitalizzazione azionaria. L’origine di questo nome è legato al gioco d’azzardo, in particolare al poker, dove la blue chip è la fiche con il valore più alto. Gli indici di borsa più popolari (S&P/Mib, Dow Jones EURO STOXX 50, l’S&P 500, etc.) hanno delle blue chips come componenti principali.

Tra i titoli più caldi di questa settimana troviamo Goldman Sachs, Altria e Wal-Mart. Per quanto riguarda una della case d’investimenti più note del pianeta, il titolo è cresciuto ulteriormente e si è piazzato a quota 183, 31 dollari, rafforzamento dovuto all’ultima trimestrale. Altria è la holding che controlla la Philip Morris, primo produttore al mondo di sigarette.

Mercato della Birra USA

Grandi movimenti, in queste settimane, stanno coinvolgendo alcune tra le principali case produttrici di birra dell’intero pianeta. Ad essere soggetti attivi nelle trattative societarie che presto potrebbero portare a interessanti operazioni di acquisizione sono la belga InBev, la statunitense Anheuser Busch e la messicana Grupo Modelo.

E’ infatti noto che la belga InBev ha pronti su un piatto d’argento ben 46,35 miliardi di dollari per rilevare le attività di Anheuser Busch, compagnia nord-americana che domina il mercato nazionale, detenendo la proprietà di alcuni tra i brand più noti del settore, come la birra Budweiser. L’offerta della società belga, pari a 65 dollari per azione, non sembra tuttavia aver pienamente convinto la società oggetto di una possibile acquisizione, che non ha perso tempo ed ha cercato valide alternative alla transazione con la concorrente oltreoceanica.

Borsa Protetta Arancio

Ing lancia un nuovo prodotto di investimento, dedicato a tutti coloro che vogliono poter sfruttare gli eventuali incrementi nei mercati azionari senza correre il rischio di perdere il capitale destinato a tale fine. Il nuovo servizio finanziario, che ha il nome di Borsa Protetta Arancio, va ad aggiungersi alla crescente gamma di prodotti Ing, già nota in Italia per il Mutuo Arancio e, soprattutto, per il suo deposito remunerativo di maggior successo, il Conto Arancio.

Investimenti in energia nucleare

In queste settimane si è tornato prepotentemente a parlare di nucleare. Gli investimenti in questo settore negli anni sono stati molti e cresceranno in quelli a venire. Ad agosto scorso, Van Eck ha lanciato il Van Eck Market Vectors Nuclear Energy, un fondo che intende replicare l’andamento del DAXglobal Nuclear Energy, calcolato dalla Borsa tedesca. Composto da 38 società, quest’indice è legato al business dell’energia atomica, ha una commissione annua dello 0,65% ed è formato per il 50% da titoli minerari di società che si occupano dell’estrazione e della lavorazione dell’uranio (la materia prima alla base del processo) e per il 32% da aziende che contribuiscono alla realizzazione e alla gestione degli impianti e alla loro manutenzione. In termini geografici, il fondo ha una notevole esposizione al Giappone (43%) e al Canada (27%). Peso minore hanno l’Australia, il Sudafrica e l’Italia, rappresentata dalla Impregilo.