
Noemalife esito aumento di capitale

Dopo che su Rcs prezzo aumento di capitale è 1,235 euro, si inizia a fare un po’ i conti su quella che potrebbe essere la quotazione dopo la ricapitalizzazione a sconto decisa dall’assemblea degli azionisti pari al 30% sul Terp (prezzo teorico dopo lo stacco del diritto di opzione). Dopo l’aumento di capitale il prezzo delle azioni RCS MediaGroup dovrebbe attestarsi tra 1,75 euro e 1,8 euro, ovvero circa la metà del valore corrente espresso in borsa. Stamattina il titolo Rcs perde il 5,79% a 3,58 euro.
Il mercato è ancora in apprensione per le scelte strategiche sul capitale di RCS MediaGroup, che a Piazza Affari soffre il sentiment negativo sul titolo che negli ultimi giorni è stato letteralmente bersagliato dalle vendite. Anche stamattina le cose non vanno nella direzione giusta: le azioni del gruppo editoriale che controlla Il Corriere della Sera evidenziano una flessione temporanea del 7,21% a 3,164 euro. I prezzi sono già scesi fino a 3,132 euro, ai minimi da agosto 2012. Gli investitori temono un aumento di capitale a forte sconto.
L’assemblea straordinaria degli azionisti di Maire Tecnimont ha dato il via libera al raggruppamento delle azioni e all’aumento di capitale. Per quanto riguarda il raggruppamento delle azioni già in circolazione, i soci hanno deliberato un rapporto di conversione di 1 nuova azione ogni 10 possedute. Tuttavia, non ci sarà alcuna diluizione del capitale sociale che al momento è pari a 16,125 milioni di euro suddiviso in 322,5 milioni di azioni. A seguito del raggruppamento, il capitale sociale sarà ripartito in 32,25 milioni di azioni.
Il progetto di rafforzamento del capitale di Rcs MediaGroup è stato approvato a maggioranza dall’assemblea degli azionisti, grazie al voto favorevole del primo singolo socio del gruppo editoriale, ovvero Giuseppe Rotelli, che controlla il 16,55%. Sarà lanciato, quindi, un aumento di capitale da 400 milioni di euro, oltre ad altri 100 milioni di euro in azioni risparmio della società . Gli azionisti Benetton (5%) e Merloni (2%) si sono astenuti, mentre Diego Della Valle (8,695%) come da attese ha votato contro, scagliandosi contro questa decisione tramite l’avvocato Sergio Erede, rappresentante in assemblea del patron della Tod’s.
Nei primi 15 giorni di giugno Italmobiliare deciderà se sottoscrivere o meno l’aumento di capitale in Rcs MediaGroup. E’ quanto emerge dalle ultime dichiarazioni rilasciate dal direttore generale di Italmobiliare, Carlo Pesenti, nel corso dell’assemblea degli azionisti della holding che controlla il 7,4% del gruppo editoriale. Pesenti è anche membro del board di Rcs. Oggi il cda di Rcs si riunirà per ratificare il nuovo accordo con le banche, che prevede un aumento di capitale da 400 milioni di euro e una ristrutturazione del debito superiore a 800 milioni.
E’ ormai solo questione di ore la firma del nuovo accordo con le banche per Rcs MediaGroup. Il patto di sindacato, che controlla il 58% del gruppo editoriale, si è riunito ieri per due ore e ha raggiunto un’intesa per dare il via libera alla revisione dell’accordo con il pool di banche finanziatrici, ovvero Intesa Sanpaolo, Bca Pop Milano, Bnl, Banca Mps, Unicredit e Ubi Banca. Dopo la firma è prevista la riunione del consiglio di amministrazione di Rcs per la giornata di domani e dell’assemblea straordinaria per giovedì.
L’aumento di capitale di RCS MediaGroup non sarà più di 400 milioni di euro, bensì di 380 milioni di euro. E’ quanto emerge dall’incontro di ieri pomeriggio tra la società editoriale e il pool di banche creditrici. I soci del gruppo che stampa, tra gli altri, Il Corriere della Sera saranno quindi chiamati a votare e ad approvare una cifra più bassa del previsto nel corso dell’assemblea straordinaria del 30 maggio. Intanto, ieri in borsa le azioni Rcs hanno messo il turbo e chiuso la seduta con un rialzo del 13,38% a 0,737 euro.
A Piazza Affari non si ferma il rally di Maire Tecnimont (ticker: “MTâ€), che anche stamattina mostra un progresso del 4,24% a 0,467 euro. I prezzi hanno già toccato un massimo di giornata a 0,48 euro, toccando così i livelli più alti da fine gennaio scorso. A dare slancio al titolo in borsa è la notizia dell’accordo con le banche per il riscadenziamento del debito. La società ha stipulato i contratti con le principali banche finanziatrici del gruppo, ovvero Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi Banca, Santander, Bbva e Cassa di Risparmio Parma e Piacenza.
Sale la tensione in casa RCS MediaGroup, il gruppo editoriale che controlla Il Corriere della Sera. Il consiglio di amministrazione del gruppo di via Rizzoli ha ricevuto due lettere dagli azionisti Diego Della Valle e la famiglia Benetton, dove veniva sottolineata l’intenzione di voler votare contro l’aumento di capitale da 600 milioni di euro che dovrebbe essere lanciato ufficialmente questaa estate. Le azioni Rcs hanno chiuso la scorsa ottava con un gain del 2,71%, ma restano ancora molto vicine ai livelli toccati la scorsa estate quando iniziò un clamoroso rally da 0,6€ a 2,99€.
Il consiglio di amministrazione di Banca Popolare Etruria e Lazio, presieduto da Giuseppe Fornaciari e guidato da Luca Bronchi, ha dato il via libera all’aumento di capitale da 100 milioni di euro che sarà effettuato attraverso l’emissione di azini ordinarie da offrire in opzione agli azionisti. Il cda del gruppo bancario aretino ha poi deliberato il raggruppamento delle azioni ordinarie attualmente in circolazione, in base a un rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni cinque azioni esistenti. Il titolo Bca Pop Etrur-Lazio ha chiuso l’ultima seduta in rialzo dello 0,19% a 0,3638 euro.