Dopo Standard & Poor’s, anche l’Agenzia di rating Moody’s ha abbassato il merito di credito sul debito sovrano dell’Italia. In particolare, il rating sul debito del nostro Paese è stato abbassato da Moody’s ad “A2″.
Dopo Standard & Poor’s, anche l’Agenzia di rating Moody’s ha abbassato il merito di credito sul debito sovrano dell’Italia. In particolare, il rating sul debito del nostro Paese è stato abbassato da Moody’s ad “A2” per ragioni che sono sostanzialmente le stesse di quelle per cui Standard & Poor’s nei giorni scorsi s’è mossa nella stessa direzione.
L’Italia, infatti, a fronte di un elevato debito pubblico presenta sia una bassa crescita, sia una situazione politica che potrebbe mettere a rischio la messa a punto delle riforme strutturali.
► RATING DELL’ITALIA TAGLIATO DA STANDARD & POOR’S
La reazione del Governo italiano a tale decisione è stata molto composta in quanto era attesa. Lo stesso non dicasi per i principali partiti di opposizione al Governo di centrodestra, i quali hanno nuovamente colto l’occasione, appresa la notizia, per invitare il Presidente del Consiglio a fare un passo indietro.
► AGENZIE DI RATING INUTILI E DANNOSE SECONDO PARTNOYù
Non è da escludere che i mercati azionari abbiano già scontato nei prezzi il downgrade di Moody’s sull’Italia, ma il vero sorvegliato speciale è lo spread Btp-Bund sulla curva a dieci anni, che ieri è tornato in prossimità dei 380 punti base, e che potrebbe contribuire a far innalzare i rendimenti delle prossime aste di titoli di Stato che saranno disposte dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. D’altronde sulla sostenibilità del nostro debito pubblico incide anche la spesa per interessi, attualmente troppo alta visto che sui titoli di Stato a dieci anni l’Italia paga quasi il 4% di interesse in più rispetto alla Germania.
L’Italia, infatti, a fronte di un elevato debito pubblico presenta sia una bassa crescita, sia una situazione politica che potrebbe mettere a rischio la messa a punto delle riforme strutturali.
► RATING DELL’ITALIA TAGLIATO DA STANDARD & POOR’S
La reazione del Governo italiano a tale decisione è stata molto composta in quanto era attesa. Lo stesso non dicasi per i principali partiti di opposizione al Governo di centrodestra, i quali hanno nuovamente colto l’occasione, appresa la notizia, per invitare il Presidente del Consiglio a fare un passo indietro.
► AGENZIE DI RATING INUTILI E DANNOSE SECONDO PARTNOYù
Non è da escludere che i mercati azionari abbiano già scontato nei prezzi il downgrade di Moody’s sull’Italia, ma il vero sorvegliato speciale è lo spread Btp-Bund sulla curva a dieci anni, che ieri è tornato in prossimità dei 380 punti base, e che potrebbe contribuire a far innalzare i rendimenti delle prossime aste di titoli di Stato che saranno disposte dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. D’altronde sulla sostenibilità del nostro debito pubblico incide anche la spesa per interessi, attualmente troppo alta visto che sui titoli di Stato a dieci anni l’Italia paga quasi il 4% di interesse in più rispetto alla Germania.