Il titolo Fiat balza alla Borsa di Milano dopo aver reso noto la chiusura dell’accordo con la casa automobilistica americana Chrysler. Secondo l’analisi di Vincenzo Longo di IG: “A livello di business, i vantaggi arriveranno sia dal miglioramento della struttura dei costi, attraverso l’operatività su larga scala, sia dalla possibilità di espandere i due marchi su bacini di utenza più ampi. Elementi negativi a questo accordo non ne vediamo. L’azienda torinese ha fatto sapere che la liquidità che verserà non richiederà un aumento di capitale. La mancata ricerca di capitali potrebbe però mettere l’azienda nel mirino delle agenzie di rating. Un eventuale declassamento potrebbe portare Fiat a pagare un costo più alto per il funding sul mercato obbligazionario.
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Ora si lavorerà per la fusione delle due aziende e alla successiva quotazione in borsa. Sono partite le scommesse sulla piazza che sarà scelta per la quotazione. Molto probabile che sia il NYSE di Wall Street che garantirebbe a Fiat un più ampio panorama di investitori internazionali. Sul fronte del business, viste le difficoltà del mercato automobilistico europeo, non escludiamo che Marchionne continui a lavorare alla ricerca di un partner asiatico per puntare su un mercato in forte espansione su cui Fiat è poco presente.
Intanto l’Amministratore Delegato di Fiat Sergio Marchionne ha ottenuto pieno consenso anche dal Wall Street Journal, quotidiano finanziario americano: “Il prezzo è molto buono per Fiat, è molto migliore di quanto chiunque si attendesse”, ha dichiara un operatore al Wsj. Proprio a Wall Street ci sarà la quotazione principale del nuovo gruppo globale, che molto facilmente sceglierà la Piazza Americana per relegare la Borsa Italiana a un ruolo secondario.