Il presidente Giuseppe Recchi: "E' una fantasia".
Telecom Italia nega accordi con Orange e Mediaset. Il presidente del gigante delle telecomunicazioni italiano, Giuseppe Recchi, in una conferenza stampa è stato molto chiaro: un’eventuale operazione tra Telecom Italia e Orange rappresenta una fantasia che richiede un’assunzione di responsabilità .
La declinazione delle dichiarazioni un po’ troppo frequenti e discordanti dell’ad di Orange, Stephane Richard, “si presta a interpretazioni che potrebbero dare origine a delle assunzioni di responsabilità “, ha detto. Richard aveva detto che Orange sarebbe pronta a guardare a una possibile fusione con Telecom Italia se lo chiedesse Vincent Bolloré, presidente di Vivendi, primo azionista del gruppo telefonico italiano.
Recchi ha quindi rincarato la dose: “parlare di un’operazione che è solo nella sua testa e che non ha nessun riscontro nel nostro cda lo considero una fantasia di cui è bene ci sia un’assunzione di responsabilità per le conseguenze nei media e nei mercati”. Per il top manager, infatti, non c’è alcun “sottofondo di concretezza. Mai se ne è parlato in alcun piano. Non c’è in corso alcuna operazione”.
Peraltro, secondo Recchi, un’eventuale operazione cross border non crea “valore e sinergie. Anche per noi è difficile creare sinergie tra Italia e Brasile se non a livello negoziale nella catena dei fornitori. Ma Telecom Italia e Orange sono già due gruppi grandi”. Dunque per Recchi eventuali sinergie si creano “in un processo di consolidamento nazionale”.
Al momento l’attività di Telecom Italia è totalmente concentrata sul miglioramento dell’efficienza, all’aumento degli investimenti, alla costruzione dell’infrastruttura con 12 miliardi di investimenti pianificati in tre anni. “Oggi siamo arrivati a 948 Comuni coperti con banda ultralarga, a fine marzo arriveremo a 1.000”, ha previsto il presidente di Telecom Italia, sempre più convinto che il futuro sia nelle banda larga “e lavoriamo pancia a terra per raggiungere i nostri obiettivi”.