Sono in molti a scegliere di diversificare il proprio portafoglio finanziario scegliendo di investire in opere d'arte, antiche e moderne, o beni..
L’aspetto negativo è che i profitti arrivano solo nel momento in cui si sceglie di vendere, non ci sono infatti delle cedole fisse come accade invece per un titolo obbligazionario, inoltre rivendere il bene non è semplice come acquistarlo.
Un altro aspetto positivo di questo tipo di investimento è senza dubbio il fatto che si tratta di un settore che si muove in maniera del tutto indipendente e che è in grado di autoregolamentarsi mantenedosi così lontano dalle turbolenze del mondo finanziario.
Per il 2010 gli esperti prevedono una decisa tendenza a salire per tutte le opere di una certa qualità , ossia una valenza storica piuttosto elevata, una certa qualità esecutiva, un perfetto stato di conservazione e autorevolezza della provenienza. Al contrario non è ipotizzato, a breve, un rialzo del valore delle opere contemporanee appartenenti a delle scuole che non hanno ancora acquistato una certa importanza.
Per chi desidera tentare questo tipo di investimento gli esperti di CorrierEconomia offrono diversi consigli a seconda del budget che si vuole spendere, in particolare per investimenti da 5 a 50 mila euro il consiglio è quello di scegliere autori non conosciuti ma considerati emergenti, opure di optare per orologi da polso o pietre preziose.
Se il biudget è compreso tra i 50 mila e i 250 mila euro allora si consigliano capolavori della pittura europea dell’Ottocento, oppure capolavori italiani degli anni Sessanta e Settanta, in alternativa si possono scegliere orologi antichi o manoscritti. Per investimenti da 250 mila a 1 milione di euro il consiglio è di puntare a piccoli capolavori dell’alto antiquariato o della pittura antica, oppure a qualche dipinto italiano del Novecento.