La crisi economica non accenna a dare tregua al settore automobilistico che resta indubbiamente il più colpito. L'ultima notizia..
Toyota, in realtà , ha traformato le sue previsioni di profitto in previsioni di perdite. La casa giapponese, infatti, aveva iniziato l’anno fiscale prevedendo di vendere 8,87 milioni di veicoli per la fine di Marzo. Durante il mese di Novembre, dopo aver registrato forti pedite e aver annunciato ulteriori tagli in Nord America e Giappone, ha ridotto il suo obiettivo a quasi 1 milione di veicoli. Ora, invece, per la fine di Marzo Toyota prevede di registrare una perdita di 450 miliardi di yen.
Questa disastrosa previsione ha indotto Toyota a pianificare una serie di misure per controllare la spesa, tra cui un ulteriore taglio dei posti di lavoro in Gran Bretagna e Nord America.
La causa di tali perdite è stata attribuita da Toyota al forte calo delle esportazioni, non solo nei mercati interni ma, soprattutto, nei mercati internazionali, tra cui soprattutto Europa e Giappone che rappresentano i principali clienti delle case automobilistiche nipponiche. A questo, poi, si aggiunge un notevole rafforzamento del yen che rappresenta un fattore molto negativo poichè determina all’estero un incremento dei prezzi relativi ai prodotti giapponesi, circostanza che contribuisce ulteriormente e ridurre le esportazioni che sono assolutamente vitali per l’economia giapponese.
Nel terzo trimestre ottobre-dicembre, in particolare, il gruppo ha registrato una perdita operativa di 360,5 miliardi di yen mentre nello stesso periodo dell’anno precedente aveva registrato un utile di 601,6 miliardi. In nove mesi, quindi, le vendite sono scese del 13,8% a 16.990 miliardi di yen.