Le decisioni sul futuro della Grecia sono state prese in occasione di un incontro che ha preceduto il vertice dei capi di Stato e di governo della Ue in corso a Bruxelles.
Nell’intesa è previsto un mix di finanziamenti Ue-Fmi, in cui l’intervento dei paesi della zona dell’ euro sia “maggioritario” e attivato solo come “ultima ratio“, proprio nel caso in cui Atene non riuscisse a finanziare il proprio debito sul mercato.
Questa sorta di compromesso raggiunto tra le due nazioni apre le possibilità anche ad un accordo tra i leader dell’Ue, che prevede anche la creazione di un “governo economico” che rafforzi la sorveglianza sui conti pubblici della zona euro.
Le decisioni sul futuro della Grecia sono state prese in occasione di un incontro che ha preceduto il vertice dei capi di Stato e di governo della Ue in corso a Bruxelles, dove sono presenti anche il presidente dell’Unione Herman Van Rompuy e il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, oltre ovviamente al presidente francese Nicolas Sarkozy e alla cancelliera tedesca Angela Merkel.
Nello specifico, l’intesa, composta da una pagina e mezza di testo, prevede un “quadro europeo” fatto da “prestiti bilaterali coordinati e volontari” da parte dei paesi della zona euro, che saranno “maggioritari” rispetto a quelli “complementari” dell’Fmi.
In pratica viene stabilito che ogni paese dovrebbe contribuire in base alla propria quota nel capitale della Banca centrale europea.
I prestiti bilaterali dovranno essere concessi a tassi di mercato e solamente con l’unanimità dei 16 paesi della zona euro.
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