Il procuratore aggiunto di Roma e i pubblici ministeri titolari dell'indagine Fastweb e Sparkle hanno chiesto al giudice per le indagini..
In ogni caso mentre la vicenda giudiziaria va avanti i risparmiatori si preparano alla guerra, la strada che la maggior parte di loro ha intenzione di prendere è quella di intentare una causa civile contro Swisscom, che controlla Fastweb con una quota dell’82% e che al momento dell’acquisizione era consapevole delle indagini in corso.
In questo caso, in particolare, l’iniziativa giudiziaria dei risparmiatori si concentrerebbe sulle due perizie realizzate da due diversi consulenti fiscali che al tempo dell’acquisizione calcolarono i rischi legati alle accuse rivolte a Fastweb incorporandoli nel prezzo offerto da Swisscom, ossia 47 euro per azione. In questo caso i risparmiatori possono ottenere un risarcimento dagli svizzeri contestando la validità o la buona fede delle loro azioni.
Ma per i risparmiatori Fastweb si profilano anche altre due alternative, la prima consiste nel costituirsi parte civile nel processo, come è accaduto nel caso Parmalat, la seconda è invece quella di chiedere un risarcimento ai vecchi amministratori, in virtù del decreto legislativo n.231 del 2001 è infatti possibile richiedere un risarcimento a Silvio Scaglia anche se al termine del processo dovesse risultare estraneo alle imputazioni.
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