lLa ripresa economica in Italia sarà più lenta che nel resto dell'area euro.
Fitch si attende una ripresa più lenta in Italia, a causa delle caratteristiche strutturali dell’economia del nostro paese. Il tasso di disoccupazione viene visto in aumento e rimarrà tra il 9% ed il 9,5% nel 2010 e nel 2011, e coinvolgerà principalmente lavoratori giovani, stranieri, e dipendenti con contratti temporanei.
Fitch prevede comunque una crescita per l’Italia dell’1% nel 2010, simile alla media della zona euro, e dell’1,8% per il 2011, contro l’1,9% previsto per gli altri Paesi dell’euro.
Più ottimista invece sembra Merrill Lynch, la banca d’affari americana, che per il 2010 in Italia stima un Pil in aumento dell’1,9% contro l’1% di Roma e lo 0,7% di Bruxelles. Per il 2011 è previsto addirittura un aumento del 2,2%.
Bill O’Neill, che lavora per Merrill Lynch, ha dichiarato che saranno le esportazioni a dare man forte alla crescita italiana. I problemi per il nostro paese restano però i soliti, cioè demografia, competitività e finanza pubblica.
L’Italia dovrà concentrarsi sulla riduzione della spesa e sui nodi strutturali. Secondo O’Neill, i mercati continueranno a pagare un premio al rischio Paese per l’Italia.