Si sottolinea che tale analisi é su un orizzonte temporale piú lungo e quindi diversa da una analisi di breve termine piú utile..
Si sottolinea che tale analisi é su un orizzonte temporale piú lungo e quindi diversa da una analisi di breve termine piú utile per il trading giornaliero.
EUR/USD: ai primi di Settembre si erano evidenziati una serie di elementi che facevano presagire il completamento (avvenuto nel mese di Luglio) di un trend rialzista di lungo periodo per l’EUR/USD. In questo contesto, in cui nell’ultimo mese é iniziata una fase di discesa, si puó riscontrare un supporto di lungo periodo a 1.1486 che é vicino al minimo del 2005. Analisti ritengono che in qualche mese dovremmo arrivare a quei livelli. Se si va ad affrontare una analisi basata sull’RSi si possono vedere segnali di ipervenduto ma non si deve essere tratti in inganno poiché, storicamente, un RSI di questo tipo indica l’inizio e non la conclusione di una fase di discesa.
Le previsioni sui tassi di interesse in Europa e USA dovrebbe nel lungo termine favorire gi USA. Secondo alcune analisi si evidenzia che il differenziale di tassi tra le 2 zone dovrebbe andare a ridursi nel prossimo anno di circa 50/75 pb e questo giocherá a favore dell’USD.
USD/JPY: le aspettative sui tassi di interesse sono peggiorate nelle ultime sedute e teoricamente le aspettative sui tassi dovrebbero vedere in un orizzonte temporale piú lungo un rafforzamento del USD. I movimenti delle ultime sedute dovrebbero essere di tipo correttivo e sembrerebbe che ci si trovi in una onda discendente che porterá I prezzi nel lungo periodo a 81.12.
GBP/USD: nell’ultimo mese sono stati toccati i minimi dall’estate 2002 e attualmente ci troviamo vicino ad una linea di supporto molto forte. Qualora venisse rotta al ribasso non é da escludere che il cambio possa arrivare in qualche mese a 1.3680. Le difficili condizioni economiche nel UK e le aspettative relativamente ai tassi sul GBP dovrebbero far diminuire drasticamente il differenziale tra le 2 valute in favore del USD. In questo contesto in cui il GBP é sempre stata la valuta a maggior rendimento é facile attendersi un periodo prolungato di discesa.
USD/CHF: analisi similari a quella EURUSD. L’obiettivo di lunghissimo termine si trova a 1.8309. Le previsioni sui tassi di interesse, favorevoli al USD, dovrebbero far presagire un trend rialzista.
Facendo invece una analisi di piú breve termine:
EUR/USD: il movimento dell’ultima settimana é stato correttivo ed attualmente ci si attende che nelle prossime sedute continui il trend princiaple in essere in discesa che potrebbe portare nuovamente l’EURUSD al di sotto di 1.26 per andare verso 1.2428 e successivamente continuare la discesa verso la formazione di nuovi minimi.
USD/JPY: in questo momento si é formato un supporto importante per il breve termine intorno a 96.
GBP/USD: rotto un supporto di lungo periodo attualmente il supporto da tenere in considerazione dovrebbe essere intorno a 1.5740/50
EUR/GBP: ci attendiamo qualche giorno di debolezza dopo il rapido rafforzamento delle ultime settimane. Tuttavia il trend é fortemente rialzista e l’obiettivo successivo dovrebbe essere 0.8350.
EUR/CHF: prima che si continui a scendere é possibile attendersi una risalita contenuta da 1.5056. il prossimo obiettivo della discesa sara 1.4296.
USD/CHF: ci troviamo vicini ad una resistenza di lungo periodo ed é auspicabile attendersi alcune sedute in debolezza.
USD/CAD: il rally dell’ultimo mese dovrebbe calmarsi e ci si attende qualche settimana piú debole che dovrebbe riportare le quotazioni a livelli piú bassi. L’obiettivo per le prossime settimane 1.1740
AUD/USD: si dovrebbe scendere 0.6544 e si potrebbe trovare un supporto intorno a 0.6326 ma dovrebbe iniziare qualche settimane di relativa forza per l’AUD.
NZD/UDS: una caduta fino a 0.5742 ma il supporto di maggior rilievo in questo momento si dovrebbe attestare intorno a 0.5681.
Si ricorda che tale analisi non costituisce in nessun modo una sollecitazione all’investimento né un consiglio su come investire I propri capitali.