Secondo alcune indiscrezioni un gruppo di banche formato da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Calyon, Citigroup e Mediobanca sarebbero intenzionate..
Prysmian ha una posizione finanziaria netta che nel 2009 ammonta a 500 milioni di euro, un costo medio del debito del 4,5% e uno spread di 40 bps. Con il nuovo prestito è probabile che la società dovrà sopportare un rialzo dello spread ma in compenso potrà giovare di un ribasso del costo medio del debito che andrà al di sotto del 3,5%, nonchè allungare la durata del finanziamento.
Questa del rifinanziamento del debito a favore di Prysmian secondo la maggior parte degli analisti è una notizia assolutamente prevedibile da momento che si tratta di una procedura del tutto normale e consueta, soprattutto alla luce del fatto che sono tantissime le società industriali che stanno sfruttando l’attuale livello dei tassi d’interesse, al minimo storico.
Se da un lato si tratta di una notizia assolutamente prevedibile non si può però non tenere conto del fatto che si tratta pur sempre di una notizia suscettibile di incrementare l’interesse degli investitori verso il titolo Prysmian, soprattutto in considerazione che la società attiva nel settore dei cavi non è particolarmente esposta al Dubai o agli Emirati Arabi.
A conferma di questo il fatto che la notizia ha avuto effetti più che positivi in borsa dove il titolo è salito dell’1,59% a 11,48 euro, in controdentenza con il mercato che registra una crescita media che si limita allo 0,42%.