Le richieste di mutui nella scorsa settimana hanno registrato una impennata che ha portato ad ottenere un +8,5%..
Dopo la crisi dei mutui subprime avvenuta più di 2 anni fa per la quale il mondo ne paga le conseguenze ancora oggi, la situazione sta via via migliorando e dall’America arrivano dati confortanti.
Le richieste di mutui nella scorsa settimana hanno registrato una impennata che ha portato ad ottenere un +8,5%, non solo, ma pare che stia migliorando anche l’economia immobiliare e questo lo si denota dal fatto che gli USA hanno registrato un +4% nelle richieste di mutuo per l’effettivo acquisto di una abitazione.
Sono salite dell’11% anche le richiste di rifinanziamento con le quali i cittadini americani possono ottenere maggiore liquidità finanziaria. Con questi dati è salito inevitabilmente anche il tasso di interesse per i mutui di lunga durata come quelli a 30 anni per i quali il tasso è aumentato di 0,11 punti percentuali da Maggio 2009 quando si era registrato il minimo portandosi a quota 4,79%.
Con questo abbiamo visto anche un recupero del dollaro nei confronti dell’euro con una leggera flessione che ha portato il rapporto euro-dollaro a pesare 1,47 contro i massimi delle scorse settimane che hanno fatto registrare anche lo sfondamento di 1,51.