Una joint-venture paritaria (50/50) nascerà dall’accordo siglato tra Fincantieri e Naval Group.
L’Alliance Cooperation Agreement, firmato il 14 giugno, definisce i termini operativi per la costituzione della nuova società che avrà il suo quartier generale a Genova, ma disporrà anche di una consociata interamente controllata a Ollioules, vicino Tolone, in Francia.
La firma sull’accordo è stata posta dai rispettivi amministratori delegati delle due società , l’italiano Giuseppe Bono e il francese Hervé Guillou a bordo della fregata “Federico Martinengo”, ormeggiata presso l’Arsenale della Marina Militare di La Spezia.
Unità del programma italo-francese Fremm, la fregata Martinengo è il chiaro esempio della ventennale solida collaborazione tra i due paesi, le loro industrie e le Marine nazionali.
Tre italiani e tre francesi saranno i componenti del consiglio d’amministrazione composto da sei membri, la cui governance è disciplinata anche da un patto parasociale. L’ad di Ficantieri Giuseppe Bono sarà il presidente non esecutivo dell’associazione, nel cda anche Guillou, mentre il francese Centofanti sarà l’amministratore delegato. Prevista una rotazione triennale, rispettando sempre le condizioni di parità .
L’accordo, che segue l’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione, sostanzia i contenuti del progetto “Poseidon” e apre la strada al progetto di rafforzamento della cooperazione navale militare dei due gruppi per la creazione di un’industria navalmeccanica europea più efficiente e competitiva.
L’attività della nuova joint venture punterà alla condivisione delle best practice; a condurre congiuntamente attività mirate di Ricerca e Sviluppo; ad ottimizzare le politiche di acquisti; a preparare congiuntamente offerte per programmi binazionali e per l’export.
La costituzione della joint-venture, attesa nei prossimi mesi e comunque entro la fine dell’anno, sarà soggetta alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni nonche’ all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti.
I mari che Fincantieri e Naval Group vogliono conquistare sono soprattutto quelli fuori dall’Europa, in particolar modo i mercati del Sud Est asiatico, tra cui Filippine e Bangladesh.
“Questo impegno – è stato rilevano il commento di Bono e Guillou – ci permetterà di supportare sempre meglio le nostre Marine, fornire l’adeguato sostegno alle operazioni per l’export comune e gettare concretamente le basi per il consolidamento dell’industria europea della difesa”.
Tra i progetti prioritari dell’intesa italo-francese c’è sicuramente l’ammodernamento dei cacciatorpedinieri classe Horizon italiani (Andrea Doria e Carlo Duilio) e francesi (Forbin e Chevalier Paul), che dovranno essere ristrutturati. In totale verrà dato lavoro a 5 mila persone, tra gli stabilimenti francesi e quelli italiani.