Marco Patuano è il nuovo amministratore delegato del gruppo Benetton, lasciando Telecom Italia e raccogliendo l'eredità di Gianni Mion.
Cambio ai vertici del gruppo Benetton: Gianni Mion lascia la direzione della holding e fa spazio all’ex amministratore delegato di Telecom Italia. La carica di AD è stata infatti assunta da Marco Patuano, che assume la direzione operativa di Edizione Holding, la società che controlla le partecipazioni del gruppo veneto.Â
Negli ultimi anni, infatti, il colosso italiano dell’abbigliamento è diventato una società sempre più diversificata al suo interno, scommettendo non solo sul settore immobiliare, ma anche su quello della somministrazione e della ristorazione, con l’acquisizione del gruppo Autogrill. Nel settore immobiliare, invece, sono le infrastrutture di Atlantia a guidare il passo.
Chi è il nuovo ad del gruppo Benetton
Marco Patuano, dal canto suo, ha già alle spalle un lungo percorso all’interno di una società complessa come Telecom Italia, all’interno della quale ha svolto gli anni cruciali della sua carriera fino a raggiungere il livello più alto della dirigenza. L’incarico presso Benetton avrà decorso dal mese di gennaio 2017.
Nato nel 1964, è rimasto alla guida della società di telecomunicazioni fino al mese di marzo 2016, quando gli azionisti hanno cominciato a fare pressioni per la discontinuità . La sua uscita dai vertici di Telecom è in parte coincisa anche con l’arrivo di un grande azionista nel gruppo, Vivendi, che ha dettato nuove regole per l’amministrazione della società .
Il nuovo presidente del gruppo Benetton
Patuano non è tuttavia l’unico nome nuovo ai vertici del colosso del tessile italiano. Accanto al suo vi è anche quello del nuovo Presidente, Fabio Cerchiai, manager molto apprezzato nel suo settore, e già numero uno di Atlantia. Ricopre numerose cariche in diversi gruppi italiani: è al tempo stesso infatti presidente di Autostrade per l’Italia, di Cerved information solutions, di Siat e del gruppo assicurativo Arca, che fa riferimento al più grande gruppo Unipol.
Una doppia avventura si profila dunque all’orizzonte per la società veneta, che vanta un flusso di cassa da 1,5 miliardi con un importante patrimonio immobiliare che aspetta di essere gestito.