Crollo della moneta inglese. Per la prima volta l'euro vale più della sterlina se si vuole cambiare la moneta britannica nella valuta comunitaria.
Gli inglesi affrontano da qualche tempo, anche al cambio, la dura realtà del dopo – Brexit. E’ la prima volta, infatti, che l’euro vale più della sterlina se si vuole cambiare la moneta britannica nella valuta comunitaria. Il sorpasso è avvenuto proprio in questi giorni, ma rischia di essere una svolta epocale. Tutti i viaggiatori in partenza per l’Europa, infatti, da venerdì, in attesa all’aeroporto, hanno visto cambiare una sterlina con soli 97 centesimi di euro. Un valore così basso non era mai stato assunto in passato.Â
Crolla il valore della sterlina sull’euro
Si rafforza dunque la posizione della divisa comunitaria nei confronti di quella di Sua Maestà . Ma perché questo improvviso cambiamento di tendenza? I cambiavalute sembrano oggi soffrire di una generale paura dei mercati sui futuri danni della Brexit, cosa che non favorisce il mantenimento dei precedenti valori della moneta nazionale. La situazione, del resto, si è fatta sempre più critica nel corso di questo ultimo anno, durante il quale la sterlina britannica ha perso un quinto del suo valore, anche se una vera e propria “caduta libera” dei valori si è registrata solo in seguito del fatidico referendum che ha decretato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Dunque arrivano le prime conseguenze negative del dopo – Brexit: solo 97 centesimi di euro per cambiare un pound. Si tratta dei dati forniti dall’International Currency Exchange, società di cambi di Southend, uno dei sei aeroporti di Londra. Dal mese di giugno scorso, la moneta della Regina ha ceduto il 15 per cento del suo valore nei confronti dell’euro: una fuga che sembra scoraggiare gli investimenti.
I mercati valutari dopo Brexit
Se quindi al cambio ufficiale la sterlina ancora resiste su valori di poco superiori all’euro, presso i cambiavalute aeroportuali, che offrono un cambio ancora meno vantaggioso, la situazione appare già critica, con un 15 per cento in meno. Secondo gli analisti della City questa progressiva svalutazione non potrà non incidere sull‘andamento dei mercati valutari anche nel corso del prossimo anno.