L'azionista di maggioranza Cairo Communication ha proposto a sorpresa un consiglio di amministrazione formato da undici membri, a fronte di aspettative per un consiglio di 9 membri, di cui 6 espressione di Cairo e 3 della minoranza.
E’ il giorno di Urbano Cairo in Rcs Mediagroup. I soci più importanti dell’azienda si sono riuniti oggi per rinnovare il consiglio di amministrazione del gruppo editoriale a seguito del successo dell’editore nella sua scalata.
Presenti, in proprio o per delega, 211 azionisti, in rappresentanza dell’85,45% del capitale sociale.
L’azionista di maggioranza Cairo Communication ha proposto a sorpresa un consiglio di amministrazione formato da undici membri, a fronte di aspettative per un consiglio di 9 membri, di cui 6 espressione di Cairo e 3 della minoranza. Stando a questa proposta invece, verosimilmente il board dovrebbe essere formato da 7 membri per Cairo e 4 per le minoranze. Cairo ha anche proposto di limitare a 350mila euro il compenso complessivo del consiglio, poco di più dei 300mila euro della richiesta depositata dalle minoranze nei giorni scorsi. Nel board dell’editore di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport entreranno lo stesso Cairo, già ora presidente e ad di Rcs, e Gaetano Micciché, presidente di Banca Imi, è indicato come vicepresidente di Rcs.
Per la lista di minoranza, presentata da Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai, Pirelli e Imh, entreranno in cda lo stesso Della Valle, Marco Tronchetti Provera e Carlo Cimbri. Dalla lettura del libro soci è emerso che Cairo detiene il 59,83% del capitale sociale, Diego Della Valle il 7,32%, Mediobanca il 6%, Finsoe il 4,6% e ChemChina il 4,43%. Sotto il 3%, Imh (la cordata che aveva lanciato l’Opa concorrente a Cairo) possiede il 2,17%. Il patto che lega i soci storici del gruppo editoriale riunisce così il 24,7% del capitale.
Nel frattempo, però, il titolo tratta debole in Borsa, in una giornata complicata per tutto il mercato milanse.