Il report mensile dell'Istat, con piccole note positive in un mare di notizie negative. L'istituto di statistica presenta una dichiarazione dello stato di salute dell'economia italiana agrodolce.
Italia, non ci siamo! La produzione industriale fa segnare ancora una forte battuta d’arresto, tuttavia l’Istat intravede note positive nella situazione economica del nostro Paese.
Intendiamoci : il calo prosegue, ma sta rallentando secondo l’istituto di statistica:
L’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana evidenzia un ulteriore calo, seppur di intensità più contenuta rispetto alle flessioni degli ultimi mesi. La fiducia delle imprese ha segnato a luglio un incremento, tuttavia l’indice del trend, ricalcolato sulla base degli indicatori mensili più recenti, segnala ancora una frenata sebbene con un ritmo inferiore. In un contesto caratterizzato dal proseguimento della flessione del commercio internazionale e della crescita dell’economia statunitense, nel secondo trimestre l’area euro ha registrato un rallentamento dei ritmi produttivi. Focalizzando l’attenzione sull’Italia, le imprese manifatturiere hanno registrato una diminuzione dei livelli di attività , mentre l’occupazione ha continuato ad espandersi e le tendenze deflazionistiche si sono attenuate.
Segnali positivi giungono dal fronte dell’occupazione che continua “ad espandersi”. In particolare l’Istat rileva come nel secondo trimestre, guardando alle tipologie contrattuali, “si è osservato un aumento più marcato degli occupati dipendenti a termine (+2,6% rispetto al primo trimestre) e della componente indipendente (+1,1%) rispetto alla moderata crescita dei dipendenti permanenti (+0,2%)”.