I ricavi del gruppo hanno fatto registrare una crescita del 7,8% attestandosi a 30,7 miliardi. Nel frattempo il risultato operativo è aumentato del 27,4% a 880 milioni.
Poste Italiane manda in archivio il 2015, il suo primo bilancio da azienda quotate, con un utile netto in forte crescita a 552 milioni.
I ricavi del gruppo hanno fatto registrare una crescita del 7,8% attestandosi a 30,7 miliardi. Nel frattempo il risultato operativo è aumentato del 27,4% a 880 milioni. Sulla base di questi risultati il cda ha deciso di proporre all’assemblea (convocata per il 24 maggio) la distribuzione di un dividendo pari a 0,34 euro per azione, in linea con la politica dei dividendi annunciata al mercato, che prevede un pay out pari almeno all’80% dell’utile netto consolidato. La data di stacco cedola è il 20 giugno, mentre il 22 giugno è quella del pagamento. Al Tesoro, che possiede il 64% della società , andrà un assegno di oltre 287 milioni. La posizione finanziaria netta del gruppo è attiva per 392 milioni (-1,45 miliardi a fine 2014). I dati di utile e cedola sono leggermente superiori al consensus di mercato raccolto da Radiocor che li indicavarispettivamente a 538 milioni e 0,33 euro per azione.
Poste Italiane è dunque in forte espansione a Piazza Affari. La quotata gialla, infatti, sta segnando una variazione positiva del 3,8% contro un Ftse Mib che sta mettendo in cassaforte uno striminzito +0,47%. A sostenere gli acquisti su Poste sono i conti 2015 diffusi dalla quotata ieri sera a mercati chiusi (Dividendo Poste Italiane 2016 a 0,34 euro, balzo dell’utile nel 2015).
Gli investitori, nello specifico, guardano all’aumento dei ricavi, dell’utile e del risultati operativo. I primi sono cresciuti del del 7,8% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio attestandosi a quota 30,7 miliardi di euro, il risultato operativo è salito del 27,4% a 880 milioni e l’utile netto è più che raddoppiato.