Milano, arrivata a perdere più di 3 punti percentuali con il comparto bancario penalizzato, ricuce parte dello strappo con un -1,7% nel primo pomeriggio.
La tensione continua impattare negativamente sui mercati azionari globali, dopo un lunedì nero che ha visto crollare le Borse europee con un saldo di oltre 300 miliardi di capitalizzazione bruciati.
Le Borse del Vecchio continente, dopo diverse ore passate ‘sull’ottovolante’, provano a limare le perdite con il passaggio in positivo di Wall Street. Milano, arrivata a perdere più di 3 punti percentuali con il comparto bancario penalizzato, ricuce parte dello strappo con un -1,7% nel primo pomeriggio. Risalgono anche le altre Borse Ue: Londra -0,6%,Francoforte -1% e Parigi -1,3%. Anche Deutsche Bank, la prima banca tedesca, è finita tra gli osservati speciali a testimonianza del momento di massima tensione: ha dovuto comunicare ufficialmente ai mercati di non avere problemi di liquidità per pagare le cedole dei suoi bond, dopo che alcuni analisti avevano insinuato dubbi in tal senso. Come accennato, Wall Streetparte in netto ribasso e poi recupera: il Dow Jones torna sulla parità , il Nasdaq aggiunge lo 0,3%: Gli operatori sono pronti a cogliere qualsiasi segnale da Janet Yellen, attesa in audizione alla Camera domani, sui possibili rialzi dei tassi della Fed. Tracollo, in mattinata, della Borsa di Tokyo, che ha lasciato sul terreno il 5,4%.
I campanelli d’allarme di un movimento disordinato di capitali sono presenti, d’altra parte, in pieno: mentre i titoli azionari e le obbligazioni dei Paesi giudicati meno sicuri segnano pesanti ribassi, quelli dei cosiddetti “beni rifugio” vengono fortemente acquistati. Si chiama in gergo “flight to quality”, la corsa agli strumenti azionari di maggiore solidità , ma come sottolinea a Bloomberg Hideo Shimomura, capo degli investimenti di Mitsubishi, si tratta di un fenomeno “esagerato” in queste ore, che “sfiora il panico”.