Il brand ha fatto registrare un incremento delle vendite pari al 7,7% a 802,8 milioni (+57,7 milioni di euro) in virtù dell'espansione del network e a un trend di crescita positivo a parità , che migliora il già significativo risultato realizzato nel medesimo periodo del precedente esercizio.
Ovs sta velocizzando la crescita. Nei primi nove mesi del 2015 (1 febbraio-31 ottobre), le vendite totali del gruppo sono aumentate dell’8,2% a 948,7 milioni di euro con una rete che nei nove mesi è cresciuta di 28 full format a gestione diretta e con un significativo numero di altri negozi in franchising dedicati al bambino.
Il brand ha fatto registrare un incremento delle vendite pari al 7,7% a 802,8 milioni (+57,7 milioni di euro) in virtù dell’espansione del network e a un trend di crescita positivo a parità , che migliora il già significativo risultato realizzato nel medesimo periodo del precedente esercizio. Anche le vendite di Upim sono cresciute di 19,8 milioni di euro (+15,7% a 145,9 milioni), beneficiando dell’impatto run-rate delle aperture effettuate nel 2014, oltre che delle numerose aperture di negozi Blukids diretti e in franchising.
Mentre l’ebitda del gruppo nei primi nove mesi ha raggiunto quota 118,2 milioni (12,5% sulle vendite nette), +16,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Entrambe le divisioni hanno contribuito positivamente al raggiungimento di questo risultato: +12,8 milioni Ovs e +3,1 milioni Upim.
Merito delle maggiori vendite in un contesto di gross margin sostanzialmente stabile in ciascun canale di vendita, del miglioramento della leva operativa, del contributo sul margine operativo lordo della crescente presenza del canale franchising nel mix di vendite, di un attento controllo dei costi e del risultato di specifiche azioni di risparmio, in particolare su affitti ed energia con il progetto Led.
Tutto questo a fronte di un incremento di circa 3 milioni di euro dei costi di marketing in parte legati alla prima campagna televisiva avviata. Grazie poi alla significativa riduzione degli oneri finanziari da 55,1 a 11,6 milioni (-78,9% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente) a seguito dell’Ipo e del rifinanziamento del debito avvenuto lo scorso 2 marzo, il risultato ante imposte del gruppo è migliorato a 64,3 milioni da 3,7 milioni. Si fa presente che il periodo in esame include ancora per circa un mese gli oneri finanziari legati alla precedente struttura del debito.
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