I conti sono apparsi coerenti rispetto alle aspettative.
Tod’s ha archiviato i primi nove mesi del 2015 con ricavi in aumento da 741 a 786,9 milioni di euro, pressoché coerenti con le attese degli analisti.
Durante tutto l’anno fiscale 2014, i ricavi totali sono stati pari a 965,5 milioni. L’ebitda del gruppo si è attestato a 160,1 milioni, cresciuto del 2,4% in confronto allo stesso periodo dello stesso anno, con un margine sulle vendite in lieve calo dal 21,1% al 20,3%.
Nello specifico, per Tod’s le vendite hanno visto una crescita, a cambi correnti, nel mercato americano (+19,1%), sia in America del nord che in America Latina, in quello europeo (+11,6%) e nel resto del mondo (+12,9%), mentre è stata debole la dinamica nel mercato domestico (+1,9%). Le vendite in Cina (-1,3%), invece, hanno segnalato un calo che, a cambi costanti, è del 14% segnale del deterioramento del mercato in seguito al rallentamento dell’economia del Paese.
Dal punto di vista dei canali distributivi, i negozi a gestione diretta hanno contribuito per 482,8 milioni di euro rispetto ai 449,3 milioni dello scorso anno, con una variazione positiva a cambi correnti del 7,5%, così come i negozi non a gestione diretta che hanno mostrato un aumento del 4,2% del fatturato a 304,1 milioni. A cambi costanti, invece, la dinamica evidenzia un trend, seppur debole, di aumento delle vendite di questi ultimi (+1,9%) a fronte di un calo marginale delle vendite degli store a gestione diretta (-0,3%)
Nonostante il significativo miglioramento del margine industriale, l’ebitda margin è rimasto inferiore a quanto conseguito nei primi nove mesi dello scorso esercizio a causa della maggiore incidenza dei costi per servizi (da 21,1% al 23,8%), del costo per gli affitti (da 10,9% al 12%) e del costo del lavoro dal 16% al 17,3% ) sui ricavi.