L'approdo a Piazza Affari è previsto per il 26 o 27 ottobre.
Viene descritta come l’ipo più importante dell’anno in Italia e in Europa. Venerdì 9 ottobre la Consob ha dato il via libera al prospetto informativo di Poste Italiane, mentre il giorno prima era arrivato il disco verde di Borsa Italiana.
Domani prenderà via il roadshow e la società dovrebbe arrivare sul listino il 26 o il 27 ottobre. A Piazza Affari verrà posizionato poco meno del 40% del capitale, messo in vendita dal ministero dell’Economia, oggi azionista unico del gruppo guidato da Francesco Caio. Tra l’altro si tratta di un ritorno alle ipo da parte del Tesoro dopo ben 16 anni, ossia dal collocamento di Enel e Autostrade, avvenuto appunto nel 1999.
Intanto la società ha adottato una politica di dividendi da proporre all’Assemblea, per gli esercizi 2015 e 2016, con la distribuzione di una percentuale non inferiore all’80% dell’utile netto consolidato. Sul mercato andrà il 34,7% del capitale: salirà fino al 38,2% se il Tesoro eserciterà integralmente la greenshoe, una quota di azioni di riserva. La valorizzazione della società è fissata tra un minimo non vincolante di 7,837 miliardi ed un massimo di 9,796 miliardi, pari alla forchetta tra 6 e 7,5 euro per azione.Al governo andranno massimo 3,7 miliardi.
Il 30% dell’offerta globale è destinata al retail, cui sarà destinata anche una bonus share del 5% per chi terrà ininterrottamente i titoli in portafoglio per un anno. Sempre nell’ambito della quota retail 14,9 milioni di azioni sono riservate ai dipendenti del gruppo: ad ognuno saranno garantiti due lotti minimi, pari a 10 azioni, ed è prevista la possibilità di richiedere l’utilizzo del Tfr. Il restante 70% delle azioni offerte è destinato agli investitori istituzionali.