Il sistema continua a godere di un eccezionale stato di salute.
Durante lo scorso mese di agosto, il comparto degli Etf europei ha fatto registrare una raccolta netta di nuovi capitali in crescita a 9,7 miliardi di euro. Si tratta di una tendenza che consente di registrare masse gestite in miglioramento del 17% in confronto a fine 2014, a 425 miliardi.
E’ quanto si evince dal consueto barometro mensile di Lyxor che misura ciclicamente il polso al comparto degli exchange traded fund. Per giustificare la nuova crescita delle masse – pur tenendo conto di un
effetto borsa pari al +4,8% – il capo dell’Etf Research, Marlene Hassine, indica come motivo trainante il prossimo cambiamento della politica monetaria della Fed. Nello specifico, gli investitori starebbero giocando d’anticipo – presumendo entro fine anno una stretta sulla politica monetaria americana – spostando capitali da asset piu’ rischiosi (mercati emergenti e segmento high yield) a favore dell’equity in aree caratterizzate da prospettive di crescita piu’ modeste ma altrettanto sicure (azioni europee).
L’eterna diatriba tra la gestione attiva e quella passiva ha ritrovato vigore nelle ultime settimane, in scia alle tensioni che avrebbero interessato alcuni prodotti «a replica» durante le recenti sedute in cui sui mercati è esplosa la volatilità . Ma, dati alla mano, sembra una polemica alimentata dall’invidia verso un’industria che continua a godere di un eccezionale stato di salute, piuttosto che non un sensato campanello d’allarme che dovrebbe preoccupare chi utilizza in modo continuativo questi strumenti. Il mercato degli Etf è infatti esploso negli ultimi anni, a livello sia italiano che mondiale, attirando masse di capitali enormi.
Il mercato italiano è cresciuto costantemente nel corso degli ultimi anni (in settimana il numero degli Etf quotati su ETFplus ha raggiunto quota 1.000) registrando a fine agosto masse per oltre 45 miliardi di euro, con un incremento del 35% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Rispetto a un mercato azionario che in Italia scambia mediamente circa 3 miliardi di euro al giorno, la media giornaliera dei controvalori scambiati su ETFplus si attesta sui 440 milioni di euro, un valore di tutto rispetto. Intanto a livello mondiale la raccolta in agosto è salita di altri 17 miliardi di dollari, miglior dato mensile degli ultimi cinque anni.