Attraverso un comunicato Eni ha reso noto che Italia, Russia e Turchia hanno firmato la dichiarazione congiunta per la realizzazione..
Il comunicato specifica anche che alla firma dell’accordo erano presenti oggi a Milano il Vice Primo Ministro della Federazione Russa Igor Ivanovich Sechin, il Ministro dell’Energia russo Sergei Shmatko, il Ministro dell’Energia della Repubblica Turca Taner Yildiz e il Ministro per lo Sviluppo Economico della Repubblica Italiana Claudio Scajola.
Le parti che hanno sottoscritto l’accordo ritengono che questa cooperazione contribuirà al rafforzamento della sicurezza energetica e ad una maggiore protezione dell’ambiente, senza considerare il fatto che l’accordo evidenzia un elevato livello di cooperazione tra i tre governi.
Contestualmente alla dichiarazione congiunta relativa alla realizzazione dell’oleodotto Samsun-Ceyhan tra i rappresentanti delle compagnie energetiche dei tre paesi, ossia Eni, Calik Holding, JSC Transneft e Rosneft è stato firmato anche un Memorandum of Understanding che prevede l’impegno da parte di queste compagnie a trattare per la definizione delle condizioni economiche e contrattuali relative all’ingresso delle imprese russe nel Samsum-Ceyhan, in modo che vengano assicurati i volumi di greggio necessari a garantire la sostenibilità economica del progetto.
Il comunicato precisa che Eni ha il 50% della Trans Anadolu Pipeline Company, la società preposta alla realizzazione e alla gestione dell’oleodotto. Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha detto che il greggio che transiterà dal Samsun-Ceyhan verrà estratto dal Mar Caspio e dal Mar Nero. Nel Mar Caspio, in particolare, la produzione è di circa 2,4 milioni di barili al giorno.