Il Ministero del Tesoro dà la conferma ufficiale.
Poste Italiane verrà  quotata in Borsa a Piazza Affari entro la fine dell’anno. Adesso, finalmente, è ufficiale a seguito di una serie di indiscrezioni durante gli ultimi mesi.
La conferma giunge direttamente dal ministero dell’Economia, dopo una riunione tra il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan e l’ad del gruppo Francesco Caio, con anche i consulenti del Mef e dei global coordinator dell’operazione, durante la quale è stato “constatato l’avanzamento di tutte le operazioni preliminari nel pieno rispetto della tabella di marcia”. L’offerta di azioni delle Poste italiane “riserverà quote rilevanti all’azionariato popolare e privilegi specifici per i dipendenti”.
A partire dai primi contatti con gli investitori, spiega la nota del ministero, è emerso che l’operazione di quotazione di Poste italiane beneficia di una forte associazione con la stagione di riforme, rinnovamento e modernizzazione del paese nella quale è impegnato il governo. L’operazione è percepita come un simbolo del cambiamento in atto nel paese.
“La perfetta sintonia tra la visione del governo e quella del management – prosegue il ministero -, consente ai vertici aziendali di presentare l’operazione ai mercati non solo sulla base della riconosciuta esperienza personale ma anche con il sostegno della convinta fiducia delle istituzioni”.
Durante la riunione, Padoan e Caio si sono soffermati sul ruolo di offerta capillare di servizi e raccolta del risparmio che Poste italiane ha tradizionalmente svolto nel paese, e sull’esigenza di rafforzare questo ruolo nel futuro anche attraverso il ricorso agli strumenti e alle risorse del mercato. La sostenibilità del ruolo sociale dell’azienda nel lungo periodo è uno degli obiettivi strategici dell’operazione di quotazione.