L'annuncio proveniente dal presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, alla conferenza stampa che anticipa l'assemblea annuale degli associati.
L’idea è quella di quotare in Borsa l’Auditel, allargando così il tema della trasparenza ed dell’indipendenza, oltre a poter raccogliere ulteriori capitali ed esplorare nuovi universi. Entro il prossimo anno si pensa dunque di portare l’Auditel alla quotazione.
Questo l’annuncio proveniente dal presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, alla conferenza stampa che anticipa l’assemblea annuale degli associati.
Sassoli de Bianchi ha esordito in conferenza stampa annunciando che Upa lo scorso anno aveva promesso che si sarebbe adoperata per la riforma di Auditel e la proposta di quotazione “è il risultato di un lungo processo di innovazione promosso da Upa e che ha visto l’ingresso di Sky e Discovery nel consiglio di amministrazione della società e alla posizione di maggioranza della componente del mercato nello stesso consiglio”.
Ora per Auditel, ha spiegato il presidente di Upa, si tratta di fare un ulteriore passo verso la trasparenza e l’indipendenza. Auditel, che vanta diversi soci, fra cui la Fieg, Assocom, Unicom, Rai, R.t.I., La7 e Ti Media, sta realizzando un ‘superpanel’ costituito da 15.600 famiglie. La quotazione in Borsa di Auditel, ha spiegato ancora Sassoli de Bianchi, “non è un accordo ma è una proposta, non esiste un sistema Auditel che sia una pubblic company, ovviamente – ha concluso il presidente Upa – dovremmo tutelarne l’indipendenza”.
Sassoli de Bianchi ha anche affermato che ha fine anno gli investimenti pubblicitari cresceranno dell’1-2%: “Il segnale di ripresa va considerato al di là del numero perché è un segnale di fiducia nonostante le incrostazioni del sistema”. A trainare il settore, ha spiegato il presidente di Upa, saranno soprattutto l’automotive, le banche, la finanza e i prodotti benessere e salute.