Apple capitalizza al massimo dopo gli sforzi di penetrazione a Pechino e dintorni.
E’ boom di vendite in Cina per quanto riguarda l’iPhone 6. Non solo. Apple ha venduto negli ultime sette giorni più iPhone in Cina che negli Stati Uniti. .
Sulla questione sono intervenuti i principali organi di stampa economici (e non) americani, che parlano di ‘svolta’. La partnership tra Apple e China Mobile, ovvero tra Cupertino e il principale operatore telefonico del Paese asiatico sta dando i suoi frutti. Le vendite degli iPhone 6 vanno a gonfie vele sul mercato cinese.
A differenza di quanto avvenuto per Samsung, che ha perso notevoli quote di mercato in Cina pagando la concorrenza della locale Xiaomi, Apple sembra dunque aver imboccato la via giusta. Il numero uno di Cupertino, Tim Cook, già nel 2013 aveva dichiarato di aspettarsi che la Cina sarebbe diventata la maggiore fonte di ricavi per la società americana, scalzando proprio gli Usa. Quanto al device, l’iPhone conta per oltre la metà delle vendite di Apple e per una quota ancora maggiore dei suoi profitti.
Stando agli analisti di Ubs, durante l’ultimo trimestre la Cina ha pesato per il 36% delle consegne di iPhone, contro il 24% accreditato agli Stati Uniti. Durante lo stesso periodo dell’anno precedente la proporzione era diversa: il 29% delle vendite negli States e il 22% a Pechino. In valore assoluto, Ben Bajarin, analista di Creative Strategies, spiega all’Ft che la differenza negli ultimi tre mesi tra le vendite Usa e in Cina dovrebbe essere di 2 milioni di pezzi, a favore di quest’ultima. Alla luce di questi numeri, Cupertino non deve cedere a facili entusiasmi: in Cina ha ottime potenzialità , ma il mercato asiatico resta dominato dai prodotti low-cost.