Gli obiettivi della compagnia firmata Etihad.
Alitalia prevede il ritorno all’utile entro il 2017. La compagnia aerea, sicuramente, è a un bivio. Forse questa possibilità , nata dalla fusione con Etihad, è l’ultima possibilità per salvarsi.
Proprio il numero uno della compagnia araba James Hogan è di questo parere e lo dice a chiare lettere. La compagnia di linea italiana deve salvarsi, voltare pagina, entrare nell’ottica che non è più un’azienda pubblica.
Hogan desidera rimanere a lungo nel board di amministrazione. Ma desidera altresì l’incremento della produttività , l’abbassamento dei costi, l’elevazione della qualità , il raggiungimento di un target alto.
L’aumento della produttività potrebbe essere ottenuto potenziando le rotte di lungo raggio, aumentando la frequenza delle rotte esistenti e offrendo ai clienti servizi esclusivi e altamente qualitativi.
Così, Alitalia dovrà raggiungere l’obiettivo suddetto: tornare all’utile in tre anni toccando quota 100 milioni di euro. La nuova Alitalia griffata Etihad è un progetto molto chiaro, che i vertici hanno illustrato in questi giorni. Hogan possiede il 49% del capitale, e ha investito 560 milioni. Con lui, ci sono il presidente Montezemolo e l’amministratore delegato Cassano.
Sottolinea Montezemolo: