Severo il bollettino di gennaio. Il prodotto interno lordo 2014 al +0,4%.
Arriva il bollettino economico di Bankitalia e non promette molto di buono. L’istituto si è concentrato sull’economia italiana, e ha parlato di una crescita modesta per quanto riguarda il 2015.
La crescita sarà invece più sostenuta durante il prossimo anno. Sono ancora numerosi i rischi per quanto riguarda l’attività economica. Rischi che possono provenire dal riacutizzarsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali, per il peggioramento della situazione politica in Grecia e della crisi in Russia, nonchè per via dell’indebolimento della congiuntura nelle economie emergenti. E c’è la questione dell’occupazione con una ripresa considerata ancora troppo debole.
Al centro dell’indagine di Bankitalia figurano i dati sui consumi e sull’occupazione:
I consumi acquisirebbero gradualmente vigore per effetto della ripresa del reddito disponibile in parte connessa con le misure inserite nella legge di stabilità per sostenere i redditi medio-bassi. Il tasso di risparmio delle famiglie, salito nel 2014 al 10 per cento (dal 9,1 nel 2013), arriverebbe nel biennio 2015-16 al 10,5, mantenendosi tuttavia su valori ancora inferiori a quelli osservati prima della crisi finanziaria. L’occupazione in Italia è cresciuta nel terzo trimestre, ma i dati preliminari di ottobre e novembre segnalano una ripresa dell’occupazione fragile. Nei mesi estivi del 2014, il numero di occupati è aumentato, seppur lievemente; dopo tre trimestri di sostanziale stagnazione il monte ore lavorate è tornato a crescere sia nell’industria in senso stretto sia nei servizi privati. Ciò nonostante il tasso di disoccupazione è salito, spinto dall’incremento del tasso di attività . La ripresa dell’occupazione rimane tuttavia fragile: le aspettative delle imprese circa l’evoluzione della domanda di lavoro nei primi mesi del 2015 continuano a essere negative.