Niente inversione fiscale. Salta l'accordo tra il gruppo statunitense e l'irlandese Fyffes.
Niente matrimonio tra Chiquita Brands International e Fyffes. Un altro caso di inversione fiscale, dunque, si verifica a seguito delle nuove regole proposte dal Tesoro americano che ha scelto di porre dei limiti a questa pratica.
Il gruppo statunitense, dunque, non si legherà all’azienda irlandese. Durane il mese di marzo 2014, Chiquita Brands International aveva annunciato l’accordo che gli avrebbe consentito di trasferire il proprio domicilio fiscale in Irlanda, dove avrebbe così versato imposte inferiori in confronto a quelle che avrebbe pagato negli Stati Uniti. Per Chiquita partono nel contempo le trattative con Cutrale/Safra Group, cordata brasiliana che ha alzato la sua offerta per la terza volta pur di accaparrarsi il gruppo americano. Ma la rinuncia all’inversione fiscale non riguarda solo questo solito marchio. A ottobre anche AbbVie, altro gruppo statunitense, in base alla nuova normativa ha annunciato che non porterà a termine il merger da 54 milioni di dollari con Shire (società irlandese). Nel contempo, Salix Pharmaceuticals ha annullato i piani per un’unione da 2,7 miliardi con una divisione irlandese del gruppo italiano Cosmo Pharmaceuticals. Stessa decisione da parte di Auxilium, che avrebbe dovuto fondersi con QLT ma che invece ha deciso di essere comprata da Endo International. Tornando al caso di Chiquita, se i brasiliani di Cutrale-Safra avranno la meglio il fisco americano potrà ancora perdere buona parte dei guadagni dalle tasse. E’ possibile che Chiquita decida di trasferirsi in Brasile, dove hanno sede sia il produttore di succhi di frutta Cutrale Group sia l’azienda d’investimento Safra Group. Per il momento Chiquita non ha ancora reso note le sue intenzioni sulla sede futura del quartier generale della società che nascerebbe dalla fusione.