C'è l'ok di NYSE, Consob e Borsa Italiana. Momento storico per il Lingotto.
Svolta importante in casa Fiat. L’azienda torinese, sempre più ‘americana’, cambia nome in Fiat Chrysler Automobiles (FCA). Tutte le condizioni necessarie alla fusione del marchio in Fiat Investiment, si sono pertanto verificate. La notizia arriva direttamente dal gruppo automobilistico, il quale ha rammentato che il progetto era stato già approvato dall’assemblea degli azionisti tenutasi il primo giorno di agosto di quest’anno.
Nel contempo, è scaduto il termine contemplato dalla legge italiana per l’opposizione dei creditori. Per l’esattezza è scaduto quattro giorni fa, senza che sia stata mossa alcuna obiezione. Soddisfatta la condizione sospensiva sul diritto di recesso, c’è da dire che esso è stato esercitato per un numero di azioni in grado di non implicare il superamento del limite di 500 milioni di euro all’importo da pagarsi agli azionisti recedenti o ad eventuali creditori che avessero proposto opposizione. Due giorni fa, il New York Stock Exchange (â€NYSEâ€) ha comunicato di aver approvato la quotazione delle azioni ordinarie di FCA, in risposta alla loro emissione al momento dell’efficacia della fusione.
Sempre due giorni fa è arrivato l’ok di Borsa Italiana, che ha approvato la quotazione delle azioni ordinarie di FCA sul Mercato Telematico Azionario (â€MTAâ€), in relazione subordinata alla autorizzazione da parte di Consob della pubblicazione del relativo documento informativo (documento di equivalenza). La fusione avverrà tra quattro giorni, il 12 ottobre 2014, e le azioni ordinarie di FCA saranno quotate sul NYSE e, (successivamente al via libera di Consob) sul MTA a partire da lunedì 13 ottobre 2014. L’ultimo giorno di quotazione delle azioni ordinarie Fiat sul MTA, Euronext France e Deutsche Börse sarà dunque venerdì 10 ottobre 2014.