La sterlina ha recuperato valore a seguito della vittoria dei no al referendum scozzeze
Il driver dei mercati finanziari, senza dubbio lo si può individuare nel referendum per l’indipendenza della Scozia, in quanto  nefasi presagi avrebbero mosso in forte crisi l stessa Unione Europea. Ma la vittoria del fronte dei no è stata vista come una salvezza  anche per la forza della Sterlina.
 Vediamo dunque uno spaccato dei risultati che hanno salvato il Regno Unito. La percentuale dei “no†alla secessione ammonta a circa il 55% dei votanti contro un contrario 45%, con un’affluenza record che ha toccate punte del 90%. Lo stesso primo ministro scozzese e leader degli indipendentisti Alex Salmond ha già ammesso la sconfitta.
>Â La sterlina rimane la protagonista dei mercati
Dunque tutti gli interrogativi che erano sorti circa la sorte di Inghilterra, Scozia e non solo, nel caso gli scozzesi avessero scelto la via della separazione, sono di fatto rimasti accantonati. In primo luogo ci si sarebbe trovati di fronte alla moneta a cui la nuova Scozia avrebbe potuto dare corso: se comunque la sterlina, ed in tal caso si sarebbe potenzialmente creata una mini-unione monetaria, che avrebbe visto la forte opposizione di Londra storicamente contraria all’adozione di una moneta unica. O se addirittura l’euro, previo ingresso nell’Unione Europea e poi nell’Eurozona spiega DailyFx. Facile infatti stimare l’evento di fuga di capitali ingenti dalla Scozia che avrebbero potuto dirigersi verso l’area euro con conseguenze che dunque avrebbero poi impattato sul valore della moneta unica in maniera significativa. Dal punto di vista del riflesso sui mercati finanziari, un quadro risk on/risk off era quello che avrebbe potuto dunque delinearsi.